Parla Rafter:” Non ci sono più le superfici veloci!”

Anche l'ex numero 1 del mondo ritiene che le superfici odierne siano molto lente rispetto al passato, aggiungendo che anche i tennisti di oggi sono monotoni con il loro stile di gioco. Ha ragione?

Pat Rafter ci ha fatto divertire, con il suo gioco e stile unico. Giocatore da campi veloci, commenta la polemica che si sta alzando sulla questione campi: si stanno appiattendo le differenze o non è cosi?

US OPEN- La polemica è iniziata durante gli Us Open, dove molti addetti ai lavori e giocatori, si son lamentati di questo presunto cambiamento del campo americano, ritenendolo molto lento rispetto gli scorsi anno. La risposta degli organizzatori è stata chiara: No, non è per niente cosi. Rafter non ci sta e dice la sua riguardo questa vicenda interessante:”Oggi non ci sono quasi più campi davvero veloci e questo è un peccato. Quando giocavo io c’erano gli specialisti dell’erba, quelli del rosso e poi i fuoriclasse che sapevano vincere dappertutto come Lendl, Sampras e Agassi i quali però potevano avere molti problemi sulla superficie a loro meno congeniale. Per questo si verificavano anche tante sconfitte dei più forti e ciò era magnifico perché rendeva tutto più incerto. Ma soprattutto era bello vedere affrontarsi atleti con stili davvero differenti mentre oggi giocano tutti lo stesso tennis e le sorprese sono molte di meno. Mi piacciono le superfici veramente differenti, alcune rapide e altre più lente, in modo che sia ogni volta una sfida”.

 

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