Perché Djokovic ha superato Federer come più grande giocatore di tutti i tempi

[tps_title]Introduzione[/tps_title]

Tratto da metro.co.uk

Roger Federer verrà ricordato come la più grande icona del tennis, il più popolare, il giocatore che forse meglio di tutti ha maneggiato con maestria la racchetta. Ma verrà ricordato come il più grande di tutti i tempi (GOAT, Greatest Of All Time, come agli appassionati piace chiamarlo)? Non più! Come hanno dimostrato i primi due set della semifinale degli Australian Open disputata tra Djokovic e Federer, “il serbo ha superato il maestro”. Non si lasciano solamente tre games nei primi due set a Federer senza essere uno dei migliori. Anzi “il migliore”. E sta diventando, sempre più, evidente che Djokovic ha superato il suo grande rivale nel diventare il GOAT. Il motivo? Te lo spiego in 6 punti!

[tps_title]1. Generazioni deboli e forti[/tps_title]

 

I fan di Federer hanno sempre puntato sul bottino senza precedenti di 17 Grand Slam a sostegno della tesi secondo cui Roger è il GOAT. Tuttavia, si potrebbe obiettare che la maggior parte dei titoli dello svizzero sono stati vinti in un periodo poco ricco di grandi campioni. E questo, in un certo senso, potrebbe sminuire il suo record. Basta pensare che tra il 2003 e il 2007, Federer, ha vinto 12 slam. Tre contro Andy Roddick che ammette di essere uno dei peggiori numeri uno della storia tennis. Uno contro Lleyton Hewitt che si è drammaticamente spento non appena il tennis si è evoluto in quello che ora è diventato. Tre contro Mark Philippoussis, Marat Safin e Marcos Baghdatis, che erano rispettivamente numero 48, 86 e 54 del mondo quando Federer è riuscito a batterli in finale. Ha, poi, battuto un trentacinquenne Andre Agassi in quella che fu la sua ultima apparizione in una finale slam. Due vittorie contro un Nadal ancora emergente. Ed infine ha battuto Djokovic nel 2007, quando il serbo era un giocatore completamente diverso da quello che è ora.

Dal 2007, Federer ha vinto solo cinque Slam. Un altro in finale contro Roddick. Ha conquistato il suo unico titolo al Roland Garros contro l’allora numero 25 del mondo Robin Soderling, che risparmiò a Federer di dovere battere Nadal sulla terra battuta. Favore di cui Djokovic non ha mai potuto beneficiare. Il declino di Federer in termini di titoli vinti coincide proprio con l’emergere di Nadal, Djokovic e, in misura minore, Andy Murray. Ovvero, con l’emergere di una delle generazione di tennisti più forti che il tennis abbia mai avuto. Federer vanta un invidiabile record di 17 vittorie a 10 sconfitte nelle finali slam. Ma si impallidisce se si confronta con il suo record di 3 vittorie a 9 sconfitte in finale contro Djokovic o Nadal. Tenete a mente anche che Federer aveva ventisei anni quando sono iniziate le sue lotte contro Djokovic e Nadal.

E quindi non sarebbe corretto, almeno per i primi anni, sostenere la tesi secondo cui solo l’età gli ha impedito di essere competitivo come una volta. Di contro, invece, tutti tranne uno i titoli più importanti di Djokovic sono venuti contro Federer, Nadal o Murray. Se facciamo una media delle classifiche dei giocatori che Federer e Djokovic hanno affrontato nelle finali risulta che Federer si è confrontato contro il numero 16,3 del mondo mentre Djokovic contro il 6,5. Naturalmente, non è colpa di Federer se ha dovuto affrontare avversari peggio classificati. La differenza, però, è che Djokovic ha avuto giocatori molto più difficili davanti a lui. Tra cui Federer se stesso. Safin, Hewitt e Roddick non possono paragonarsi a Murray, Nadal e Djokovic.

Allora, i fan di Roger potranno obiettare che, comunque, Djokovic dovrà superare bottino di 17 slam vinti da Federer per potersi vantare del titolo di GOAT. Potrebbe anche non farcela. Anche se gli basterebbe conquistare la media di due slam ogni anno per i prossimi quattro anni. Ammesso e non concesso che Roger non dovesse vincerne più. Ma anche se non dovesse raggiungere il numero di slam dello svizzero, i suoi successi di Djokovic avrebbero maggiore peso perchè conquistati in un epoca con maggiori fuoriclasse. E quindi sarebbe il GOAT!

[tps_title]2. La stagione più grande che mai [/tps_title]

 

Il 2015 di Novak Djokovic è considerata la più grande stagione di sempre. Il serbo ha vinto 11 tornei, tre tornei del Grande Slam ed è arrivato in finale agli Open di Francia. Ha chiuso la stagione con un record di vittorie-sconfitte di 82-6. Alcuni sostengono che Federer, nel 2006, abbia fatto meglio. In quella stagione lo svizzero ha vinto tre Slam, 12 tornei e chiuso con un record di vittorie-sconfitte di 92-5. Tuttavia, come dicevamo prima, nel 2006 Federer ha avuto meno concorrenza di quanto ne abbia ora il serbo.

Ecco perché il 2015 di Djokovic è ampiamente considerato come la migliore stagione di tutti i tempi. Inoltre, se stiliamo la classifica dei migliori giocatori di tennis secondo Elo, il livello di Djokovic nel 2015 è valutato come il più alto mai, nell’era Open. Elo è un sistema di valutazione utilizzato per calcolare i livelli di abilità relativi ai giocatori concorrenti. Inizialmente è stato utilizzato per confrontare giocatori di scacchi, ma può benissimo essere adattato per il tennis. Il sistema funziona essenzialmente sul principio secondo cui se si batte un giocatore guadagni punti e viceversa.

Giocatori – Anno – Elo

Novak Djokovic  – 2015 – 2525
Roger Federer – 2007 – 2524
Bjorn Borg – 1980 – 2519
John McEnroe – 1985 – 2496
Rafael Nadal – 2013 – 2489

Secondo Elo, Djokovic ha, quindi, raggiunto il livello più alto di sempre durante la sua stagione 2015, un punto di vantaggio su Federer nel 2007. E questo suggerisce che è il serbo che è il migliore di tutti i tempi, il GOAT!.

[tps_title]3. Re dei quattro grandi[/tps_title]

Questo è quello grande. Se prendiamo i testa a testa come uno dei principali indicatori per il GOAT, allora Novak è l’indiscusso numero 1. Per essere il migliore, devi sicuramente essere in grado di battere i tuoi avversari. E Djokovic dopo la vittoria in quattro set dell’altro giorno è in testa a questa speciale classifica. Il testa a testa Djokovic 23-22 Federer, Djokovic 24-23 Nadal, Djokovic 21-9 Murray, Djokovic 68-54 Federer, Nadal, Murray. Inoltre, da quando Novak ha ingranato la marcia nel 2011, ha recuperato da 6-13 contro Roger, vincendo sei degli ultimi otto incontri, e non ha mai perso contro di lui in uno Slam da Wimbledon 2012. E’ ampiamente riconosciuto che l’era dei big-four è quella più forte di tutta la storia del tennis, e se Djokovic si trova in cima a questo quartetto, allora, significa che lui il GOAT!

[tps_title]4. Potenziale[/tps_title]

Ricordiamo che Djokovic ha ancora solo ventotto anni. E’ ancora nel fiore degli anni. Non ha ancora vinto l’Open di Francia ma, potenzialmente ha ancora altri cinque anni forti davanti a sé. A quel punto potrebbe avere completato il Career Grande Slam se non addirittura il Grande Slam e superato Federer nel numero di Slam vinti. Raccogliendone così, a pieno, l’eredità. Quest’anno, poi, potrebbe conquistare il Golden Slam.

[tps_title]5. Completezza[/tps_title]

Come sostiene coach Bollettieri, poi, Novak Djokovic è il giocatore più completo di tutti i tempi. Lui è probabilmente il miglior ribattitore di tutti i tempi ed ha una difesa impenetrabile. Mai vista. E il suo rovescio bimane, complessivamente valutato, è il migliore rovescio del circuito. Il serbo ha, poi, notevolmente migliorato il suo servizio. Che risulta essere sempre più incisivo e determinante. E nonostante lasci un po a desiderare nei colpi al volo non ne ha bisogno giocando da fondocampo. Se dobbiamo trovare un vero punto debole quello è probabilmente lo smash. Ma non è così determinante per decidere una carriera.

 

[tps_title]6. Sempre il cattivo[/tps_title]

 

Per chissà quale ragione, poi, Novak non è proprio amato dal pubblico. Se la standing ovation che ha ricevuto dopo aver perso nel 2015 la finale degli Open di Francia lo sancisce di fatto come favorito del pubblico di Parigi per quest’anno, il serbo ha sempre dovuto accontentarsi di essere il quarto incomodo della situazione. Questo anno, durante gli Australian Open ha visto prima il suo nome pronunciato male durante una cerimonia, poi, il suo contributo tagliato dal video sul ritiro di Hewitt. Alla finale 2015 degli US Open contro Federer, ha praticamente giocato in trasferta, un match contro una folla di 23.000 persone tutte lì a spingere per il 18° titolo dello svizzero.

Se avete tempo andate a rivedere su YouTube la reazione del pubblico quando Federer ottiene due palle break nel quarto set! Ma come fa ogni volta, Djokovic mantiene la calma, ignora la folla e vince il torneo. Djokovic affronta scene come questa in quasi ogni torneo che gioca, e tutto questo serve solamente a rendere ancora più pesanti i suoi risultati. Federer, invece, ha sempre avuto il pubblico dalla sua parte e, anche se questo non toglie nulla ai suoi successi, sicuramente neanche li rende più sofferti. Nessuno vuole togliere nulla a Federer. Date a Federer quel che è di Federer!

Sarà per sempre il più grande e il più importante ambasciatore di questo sport. Maestro nel reinventarsi per rimanere competitivo, il giocatore più bello da guardare. Stilisticamente impeccabile. Anche Nadal è in lizza in questa graduatoria ma la sua dipendenza dai campi in terra battuta e le recenti vicissitudini hanno di molto abbassato le sue quotazioni, lasciando Federer e Djokovic a contendersi il primo posto. Che ad oggi sembra essere a tutto appannaggio del serbo. Nel 2006, Federer etichettò Djokovic come “Joke” per le continue richieste di trattamenti, per presunti problemi fisici, durante le partite. Ma, ora come ora, sembra che sia Djokovic a potere avere l’ultima…..risata!

Exit mobile version