[tps_title]6. Sempre il cattivo[/tps_title]
Per chissà quale ragione, poi, Novak non è proprio amato dal pubblico. Se la standing ovation che ha ricevuto dopo aver perso nel 2015 la finale degli Open di Francia lo sancisce di fatto come favorito del pubblico di Parigi per quest’anno, il serbo ha sempre dovuto accontentarsi di essere il quarto incomodo della situazione. Questo anno, durante gli Australian Open ha visto prima il suo nome pronunciato male durante una cerimonia, poi, il suo contributo tagliato dal video sul ritiro di Hewitt. Alla finale 2015 degli US Open contro Federer, ha praticamente giocato in trasferta, un match contro una folla di 23.000 persone tutte lì a spingere per il 18° titolo dello svizzero.
Se avete tempo andate a rivedere su YouTube la reazione del pubblico quando Federer ottiene due palle break nel quarto set! Ma come fa ogni volta, Djokovic mantiene la calma, ignora la folla e vince il torneo. Djokovic affronta scene come questa in quasi ogni torneo che gioca, e tutto questo serve solamente a rendere ancora più pesanti i suoi risultati. Federer, invece, ha sempre avuto il pubblico dalla sua parte e, anche se questo non toglie nulla ai suoi successi, sicuramente neanche li rende più sofferti. Nessuno vuole togliere nulla a Federer. Date a Federer quel che è di Federer!
Sarà per sempre il più grande e il più importante ambasciatore di questo sport. Maestro nel reinventarsi per rimanere competitivo, il giocatore più bello da guardare. Stilisticamente impeccabile. Anche Nadal è in lizza in questa graduatoria ma la sua dipendenza dai campi in terra battuta e le recenti vicissitudini hanno di molto abbassato le sue quotazioni, lasciando Federer e Djokovic a contendersi il primo posto. Che ad oggi sembra essere a tutto appannaggio del serbo. Nel 2006, Federer etichettò Djokovic come “Joke” per le continue richieste di trattamenti, per presunti problemi fisici, durante le partite. Ma, ora come ora, sembra che sia Djokovic a potere avere l’ultima…..risata!