Pete Sampras in questi giorni è impegnato nel 2015 PowerShares Series, circuito delle leggende nel quale si scontrano icone del passato come Agassi, Roddick, McEnroe, Chang, Courier, Blake e Philippoussis. Nel promuovere l’evento, l’ icona del tennis americano si è espresso anche riguardo Roger Federer, l’uomo che è stato capace di superarlo come leader di titoli del Grande Slam conquistati. 
“Penso che sia il giocatore più completo che abbiamo mai visto, ha vinto su tutte le superfici. Si muove bene, ha un grande gioco, il dritto è fantastico. Possiede l’intero pacchetto. Credo che ha dominato il gioco molto di più di quanto io abbia mai fatto. Guardate i numeri di ciò che è stato in grado di fare, dobbiamo dire che lui è il migliore di sempre. Roger è capace di mettere in pratica qualsiasi cosa sul terreno di gioco. Può venire a rete, può restare sulla riga di fondo, e può fare davvero tutto. Sarebbe stato un duro avversario da battere. Lui è un grande competitore, ed è stato ambasciatore per lo sport. Lo ha fatto nel modo giusto” ha sottolineato il 14 volte vincitore Slam. La maggior parte degli appassionati si chiede senza dubbio se il campione svizzero riuscirà a vincere ancora un altro Slam, per staccare in maniera definitiva i suoi rivali. Il grande torneo che per ovvie ragioni appare più alla sua portata è sicuramente Wimbledon, dove il tennista di Basilea trionfò per l’ultima volta nel 2012. Gli anni passano e come afferma lo stesso Sampras, diventa sempre più difficile competere al meglio di tre set su 5. “Quando si invecchia diventa più dura. Lo stiamo vedendo ora. Roger ha 33 anni. Sono molti anni che è nel circuito e può avere brutte giornate più spesso, così come è accaduto contro Andreas Seppi agli Australian Open. Diventa più difficile, l’ho sperimentato. Credo che sia quello che stiamo vedendo con Federer” sottolinea la leggenda statunitense. 
“La maggior parte dei ragazzi si ritirano alla soglia dei 30 anni” continua Sampras. Io ho appeso la racchetta al chiodo a 31. Connors è stato davvero l’unico a giocare dopo aver superato ampiamente i 30 anni. Roger vuole ancora giocare. Ama questo sport e si merita il diritto di fare quello che vuole”. Ma quanto è stato difficile il ritiro per Sampras? Ci ha messo quasi un anno per giungere alla conclusione che non aveva più intenzione di giocare dopo il suo trionfo agli Us Open 2002. Si è ritirato in diversi tornei prima di annunciare l‘ufficiale ritiro dalle competizioni nella serata di apertura dell’edizione 2003 degli Us Open. “È stato emozionante per diversi aspetti. Non è facile lasciare andare qualcosa che hai fatto da quando hai sette anni. Allo stesso tempo sapevo che lo stessi facendo. Emotivamente ero sfinito. Ho vinto il mio ultimo Major. Nient’altro per dimostrare a me stesso che era giunto il momento di ritirarmi, ma non è facile dire addio a qualcosa che hai fatto per anni. È stato un momento difficile, però alla fine della giornata ero felice. Ho fatto ciò che dovevo, era ora di andare avanti” afferma Pete. 
Nonostante Sampras si sia ritirato da ormai 12 anni, l’amore per questo sport e il grande talento sono rimasti. Egli infatti come detto sarà al via nel PowerShares Series. A questo proposito la leggenda di Potomac, ha detto:” mi diverto nel colpire la palla, nel sentire la sensazione della racchetta e della pallina. È un buon esercizio. A volte è frustrante perchè non sono così penetrante, ma per me è divertente anche solo colpire la palla. Ora è un lusso, quando sono stanco o dolorante posso fermarmi. Mentre 20 o 15 anni fa dovevo andare avanti. È ancora uno sport divertente da giocare. Diventa più difficile quando si invecchia, ma godo nel praticarlo”.
