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Us Open, preview: Federer contro Wawrinka, cronaca di un successo annunciato

La seconda semifinale maschile in programma a Flushing Meadows vedrà fronteggiarsi i due cantoni più produttivi del territorio svizzero: Roger Federer e Stan Wawrinka.

Roger per più di una decade è stato la locomotiva del movimento tennistico elvetico, ingrossando a dismisura il Prodotto Interno Lordo del proprio paese, attraverso un prolungato totalitarismo agonistico, ben poco conforme alla notoria non belligeranza elvetica.

Stan,anzichè trarre beneficio dai fasti Federeriani, ha subito la sovraesposizione del mitologico connazionale, finendo col rimanere triturato dal più mortificante termine di paragone esistente.

Grazie alla taumaturgica opera di ricostruzione operata da Magnus Norman Wawrinka, alle soglie dei 30 anni, ha tardivamente espresso il suo abnorme potenziale, fino ad allora emerso saltuariamente.

Le sfide tra Fed e Waw sono state inevitabilmente viziate dalla difforme evoluzione dei due, generando nella gran parte dei casi partite dall’esito segnato in partenza, nel corso delle quali Stan palesava un’inossidabile sudditanza psicologica.

Nell’ultimo triennio, però, Wawrinka ha abbattuto anche l’ultima inibizione mentale residua, dimostrando a se stesso non solo di poter competere con i più forti giocatori al mondo, ma di poterli pure battere con una certa regolarità, Roger compreso.

Dall’inizio della metamorfosi di Stan infatti gli scontri con sua maestà sono stati contrassegnati da un sostanziale equilibrio.

Tralasciando l’incolmabile e definitivo divario che separa i due nei match su erba, pare sempre più evidente la spartizione di superfici che si sta via via consolidando: a Federer cemento, indoor ed outdoor, a Wawrinka la terra battuta.

Le tre vittorie di Stanimal su Fedex sono giunte tutte sui polverosi rettangoli rossatri (due a Montecarlo ed una nella più recente edizione del Roland Garros). La terra infatti è molto più indulgente con la laboriosa meccanica di tiro Stan, garantendogli il tempo necessario per completare la preparazione dei suoi detonanti fondamentali.

Sul veloce Federer può sprigionare tutta la destrezza, la leggiadria e l’aggressività di cui è tenutario: componenti essenziali per avvantaggiarsi su una superficie che induce a prendere decisioni rapide e, in molti casi, persino istintive.

Con ogni probabilità, il precedente più attendibile  tra Federer e Wawinka, in funzione delle condizioni con cui dovranno misurarsi tra poche ore, è quello disputatosi nel corso delle ultime ATP Finals di Londra, quando Federer si aggiudicò la memorabile contesa solo al termine di un vibrante e controverso tie break nel terzo set.

In quell’occasione Stan dominò per larghi tratti l’incontro, portandosi in vantaggio inizialmente di un set, per poi condurre gran parte del terzo parziale, prima di farsi annullare quattro match point sul proprio servizio da Federer. In molti di quella partita ricordano la polemica scaturita tra Wawrinka e Mirka Vavrinec, rea di aver più volte irriso Waw durante le fasi topiche del set decisivo. In pochi però rammentano l’ignominioso sperpero di Stanimal su tre delle quattro palle match avute a disposizione, ognuna delle quali giocata ostentando un goffo ed improvvido serve and volley, figlio della persistente reverenzialità nei confronti del rivale.

Sull’esito della semifinale newyorchese grava, più di questa memoria, l’evidente sproporzione tra i rispettivi stati di forma.

Federer sta manifestando un’invulnerabilità tennistica strabiliante, accreditando la tesi di chi sostiene che, allo stato attuale, Roger stia esprimendo il miglior tennis della propria carriera. Questo può essere davvero il momento dell’agognato 18esimo Slam.

Wawrinka invece può già ritenersi ampiamente soddisfatto del traguardo raggiunto, data la modica carica motivazionale dimostrata sin qui a New York.

C’è da augurarsi, per il bene della partita, che Federer lo  costringa a riesumare almeno una parte della vigoria esibita a Parigi, scemata progressivamente nel corso della stagione estiva. Se ciò non dovesse accadere ci aspettiamo una capitolazione precoce da parte di Stan. Qualora invece Wawrinka si ridestasse dal torpore, ci sono concrete possibilità di assistere ad un match dalla traboccante bellezza.

In un caso o nell’altro, il nome del secondo finalista degli Us Open non può che essere uno: Roger Federer


Us OPEN – Semifinale
Roger Federer (SUI) vs Stan Wawrinka (SUI) – secondo incontro a partire dalle ore 23:00 italiane.

Gabriele Micottis

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