Provaci ancora, Camila!

Dopo l’impresa di Seppi su Federer, un’altra giornata potrebbe tingersi d’azzurro sopra il Melbourne Park. Camila Giorgi è attesa sulla Margaret Court Arena all’una ora italiana per la sida contro la Venere nera Venus Williams.

La sfida tra le due, che non si sono mai incontrate prima d’ora, è in realtà cominciata con le dichiarazioni dei giorni scorsi in conferenza stampa.
Venus, che nel giro di breve tempo è passata dalla 70esima alla 18esima posizione del ranking, quest’anno ha vinto sette partite di fila e, ha affermato che dovrà stare attenta a Camila perché “è una giocatrice che alza il livello a seconda di chi si trova davanti”.

Sicuramente non ha torto considerando che la 23enne di Macerata, numero 30 delle classifiche Wta, ha un invidiabile score di 14 vittorie contro le top 20. Un ruolino che ha mietuto anche vittime illustri come Caroline Wozniacki sconfitta agli Us Open del 2013 e Maria Sharapova battuta lo scorso anno agli Indian Wells.

Due atlete che hanno in comune il fatto di essere allenate dai rispettivi papà. “Tutti quelli che l’hanno avvicinata non dicevano niente che non potessi dirle anch’io” sosteneva anni fa Richard Williams il padre di Venus. Di recente Sergio Giorgi ha dichiarato provocatoriamente in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera che “c’è chi dice che di tennis non capisco assolutamente niente, forse ha ragione”. Ma riguardo alla partita di stanotte papà Sergio appare con molte più sicurezze: “Camila batterà Venus perché è più forte”.

“Non so chi sia la favorita, vedremo, io dovrò concentrami sul mio gioco” ha ermeticamente ribadito ai microfoni Camila. “Se mi ricordo qualche sua finale? No, perché da piccola seguivo solo Sampras, Agassi, Rafter. Il tennis femminile non lo guardo mai in tv”.

Venus in azione nella viittoria contro la Davis

Venus, che all’età di 34 è una delle più esperte giocatrici in tabellone, si sta godendo quello che alcuni hanno definito come una nuova rinascita nella sua splendida carriera.“Sto solo facendo del mio meglio – ha spiegato. Penso che fino a quando darò il massimo, qualcosa di buono verrà fuori. C’è un versetto che dice: ‘La fiducia senza il lavoro muore. Bisogna avere fiducia, ma si deve lavorare, ed io sto facendo entrambe le cose. Forse non sono al top nel mio gioco, ma mi sento molto più solida nella strategia, nel capire meglio certe fasi di gioco e questo è uno dei lati positivi dello scorrere del tempo”.

Giordano Granelli

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