Quanti punti difendono i Top10 fino a fine anno?

Lo sprint verso le ATP Finals è finalmente arrivato. Assegnati i punti dell’ultimo Slam stagionale, andiamo ad analizzare quanti ne difendono i giocatori attualmente in Top 10, da qui fino a fine stagione. Ovviamente, con un occhio particolare alla lotta al vertice tra Roger e Rafa.

Dopo la fine degli US Open, il circuito entra nel vivo del tour asiatico e, con esso, iniziano ad essere assegnati gli ultimi punti della stagione. Dall’assolato cemento americano si passa dunque ai veloci campi indoor, sui quali i giocatori con un buon servizio e colpi potenti potranno trarre i maggiori benefici. Analizziamo nella tabella qui sotto, fornita da puntodebreak.com, la situazione dei giocatori attualmente in Top 10.

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Rafa difende solo 100 punti fino a fine anno, Roger nessuno, quindi la loro distanza resterà praticamente immutata. Il trono mondiale si giocherà sul filo di lana, con il vantaggio che lo spagnolo parte con quasi 2000 punti di vantaggio sullo svizzero. Sembra pertanto difficile pensare che Federer possa raggiungerlo, ma non bisogna dimenticare che questa parte di stagione, fatta di tornei indoor, è sempre stata una delle favorite dal Maestro di Basilea. Tutti gli indizi portano dunque pensare che i 1500 punti messi in palio dalle ATP Finals potrebbero risultare decisivi a far pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra.

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L’impossibilità di Murray di difendere i 4500 punti guadagnati lo scorso anno grazie ad un impressionante finale di stagione, lo faranno cadere fuori dalla Top 10. La terza posizione se la giocheranno dunque Zverev, Cilic e Thiem, senza dimenticare Grigor Dimitrov, che però pare troppo lontano per infastidirli davvero. Marin Cilic è chiamato a difendere più del doppio dei punti del piccolo Zverev, motivo per cui il tedesco sembra essere il favorito a salire sul il gradino più basso del podio, sebbene il croato abbia una tradizione positiva in questi tornei.

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Dominic Thiem, a differenza dello scorso anno, arriva un po’ più scarico di partite e quindi la sua performance in questa parte di stagione è ancora un’incognita. Ciò che è certo è che avrà il fiato di Dimitrov sul collo. Bisognerà vedere se il bulgaro sarà in grado di sfruttare le assenze dei big arrivando in fondo ad alcuni tornei come già fatto a Cincinnati, dove ha ottenuto il titolo.

Pablo Carreño Busta è l’ultimo membro della attuale Top 10. Come miglior risultato lo spagnolo difende il titolo a Mosca, anche se la sua posizione nel ranking gli consentirà di sfruttare i bye al primo turno nei tornei Masters 1000, cosa che sarà molto utile per ottenere più punti. Al momento è settimo nella classifica Race, ma dovrà ancora combattere per essere certo di avere un posto alle ATP Finals.

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Sam Querrey, Kevin Anderson, David Goffin, Tomas Berdych e Roberto Bautista Agut sono gli altri giocatori in lizza per entrare a far parte dei migliori 8 di fine anno. Per il loro stile di gioco e la loro posizione nella Race, Querrey e Anderson sono i principali candidati a farlo. Il Sudafricano, reduce da due incredibili settimane newyorkesi, è attualmente decimo nella Race e difende 135 punti, mentre l’americano, nono, solo 10.


Fonte: puntodebreak.com

0 comments
  1. Sempre molto interessanti gli articoli in cui fate l’analisi dei punteggi ATP e rispettivi ranking.

    Non capisco però perché tutti considerano questa parte di stagione (l’Asian Swing, come la chiama qualcuno, o comunque quella dei torni indoor) così favorevole a Federer. Vero che le condizioni sono le sue preferite -veloce, indoor- ma a controbilanciare i 6 titoli alle Finals e le innumerevoli vittorie a Basilea, c’è 1 solo titolo a Shanghai, 1 solo titolo a Parigi Bercy, 1 a Tokyo molti anni fa e non credo abbia mai partecipato a Valencia o Vienna o altri tornei minori. Insomma direi che è una parte di stagione con alti e bassi.

    Per quanto riguarda la classifica, con la vittoria allo US Open ormai Nadal ha chiuso la partita (e già a Cincinnati molto era stato deciso con la non-partecipazione di Federer). Troppi 2000 punti di differenza per Roger, con la schiena che lo condiziona.

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