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Rafa Nadal, il tennis come scuola di autocontrollo

L’ACCADEMIA , UNA SCUOLA DI VITA – E’ il miglior atleta spagnolo della storia ma ammette che, fuor di dubbio, il 2016 non è stato il suo miglior anno. Tuttavia, Rafa Nadal è ben conscio e fiducioso dei propri mezzi e, soprattutto, vede se stesso ancora molto lontano dal ritiro. Il futuro è comunque  una pagina tutta da scrivere e Rafa  ha cominciato ad abbozzarlo aprendo pochi mesi fa  la sua Accademia, in quel di Manacor. Il diciassette volte campione Slam ha affidato al settimanale XL il suo pensiero su quali siano i veri obiettivi da raggiungere in quel difficile compito che è il  formare ragazzi e ragazze. Quale è , dunque, il senso del recarsi nella Rafa Nadal Academy? ” Ogni ragazza ha il suo carattere, ogni ragazzo ha la sua testa. I giovani atleti hanno bisogno di maturare, migliorare la loro personalità. Qui ogni allenatore si occupa di un massimo di tre ragazzi. Per me è importante dire che qui tutti possono sentirsi una stella, ma anche e soprattutto possono essere persone. La filosofia che sottende la  formazione l’ha sviluppato mio zio, la sua idea di un buon allenamento di tennis è semplice, ed è che si deve cercare di guadagnare tempo.Insomma, se si vuole essere tra i migliori, è sì necessario possedere una buona tecnica ma, soprattutto, un buon occhio. Se si vede la palla si ha più tempo per pensare a come e dove sta andando, e quindi regolarsi di conseguenza”.
I VALORI BASILARI DA TRASMETTERE- “Cerchiamo di trasmettere quei valori che  sono importanti nella vita, sia che si diventi professionisti sia che non lo si divenga. L’onestà, l’ impegno, l’ amicizia … tutto quello che ha formato me.  Ciò che vogliamo insegnare  è il rispetto per l’avversario,  come comportarsi in campo. Durante una partita ci sono molte momenti in cui si è  sotto stress, in cui si lotta contro se stessi. Il tennis è una scuola di autocontrollo. Nessun ragazzo o ragazza  nella mia Academia sbatterà una racchetta a terra e, se lo facesse, sarebbe la prima ed ultima volta”.
I GRANDI COME ESEMPIO DA SEGUIRE- “Ovviamente seguiremo la mia carriera come impronta. Tuttavia ci saranno ragazzi che potranno attingere dalla mia tecnica , ma altri potranno ispirarsi a campioni con aspetti tecnici superiori ai miei. Nelle lezioni di teoria proietteremo e studieremo video di Federer e Djokovic, per esempio”.  Infine , Rafa si sofferma sulla sua preparazione alla prossima stagione che , ci si augura, sarà migliore di quella appena terminata. “Mi ero ben preparato per quest’anno e avrebbe potuto essere un grande anno. Tuttavia, non smetto di lavorare. L’anno prossimo è per me molto importante”.
Piera Camerlingo

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