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Rafa Nadal sconfigge Nishikori e si conferma Re di Montecarlo

Non c’è nulla da fare. Non c’è, almeno per il momento, nessun giocatore che riesca a tenergli testa. Rafa Nadal è il leader indiscusso della terra battuta e, almeno per quanto dimostrato questa settimana in terra monegasca, ci sono buone possibilità che si ripeta negli imminenti tornei. Quest’oggi, a cadere sotto i colpi del maiorchino è stato Kei Nishikori, reduce da tre partite consecutive vinte al terzo set, ma che ci ha comunque provato fino all’ultimo, riuscendo talvolta anche ad impensierire il suo avversario. Ciononostante, Nadal è stato troppo superiore e non ha regalato davvero nulla, anzi è stato sempre concentrato sulla partita ed ha avuto la capacità di far giocare al giapponese sempre un colpo in più, ottenendo dunque anche qualche 15 insperato. Buona prova anche quella di Nishikori, che nei primi giochi ha tenuto testa allo spagnolo, giocando quasi alla pari e sfoderando qualche vincente niente male. Purtroppo per lui, quando dall’altra parte della rete ritorna qualsiasi cosa e soprattutto al doppio della velocità con il quale era partito, diventa piuttosto difficile controllare lo scambio ed inevitabilmente si finisce per commettere qualche errore di troppo. Nadal trionfa quindi per l’undicesima volta in carriera nel Principato di Monaco e porta a quota 31 i Masters 1000 vinti in carriera. Lo spagnolo tiene inoltre a distanza Federer nel ranking Atp, ma già tra due settimane a Madrid si presenterà nuovamente l’occasione per un sorpasso “indiretto”. [fncvideo id=100459 autoplay=false]

PRIMO SET- Pronti, partenza, via e subito un game dalla durata di undici minuti, che Nishikori riesce a portare a casa con difficoltà, pur avendo dovuto annullare una sola palla break. Il giapponese sfrutta però questo momento positivo e, grazie ad un game giocato quasi alla perfezione, riesce a strappare la battuta a Nadal, che perde il servizio per la terza volta nel torneo, e si porta avanti sul 2-1. La differenza tra i due tennisti in campo è comunque molto ampia e lo spagnolo cerca di ristabilire le gerarchie grazie all’immediato controbreak che mette a segno, il quale riporta sulla terra Nishikori, il quale commette qualche errore di troppo ed anche al servizio risulta essere abbastanza impreciso. Malgrado il Nadal del primo set non sia il migliore della storia visto su terra, in particolare a causa dei tre doppi falli messi a referto e della poco incisività mostrata in campo, le sorti dell’incontro non cambiano e lo spagnolo riesce ad aggiudicarsi due giochi di fondamentale importanza: il primo gli vale il break di differenza che gli permette di tenere a distanza il suo avversario e la possibilità di amministrare il vantaggio; il secondo, invece, forse più importante, gli consente di tenere la battuta, dopo aver annullato una palla break all’interno di un game estenuante. Nonostante un ultimo tentativo di Nishikori di rientrare nel set, Nadal gli sbatte la porta in faccia una volta per tutte e, con lo score di 6 giochi a 3, mette in cascina il primo parziale in circa un’ora di gioco.

Rafa Nadal, alla 12ma finale nel Masters 1000 di Montecarlo

SECONDO SET- Se nel primo parziale il tennista di Matsue aveva dato l’impressione di poter reggere fisicamente, nel secondo non è stato assolutamente così, anzi Nadal ha dominato in lungo e in largo con il proprio servizio, perdendo appena quattro punti in altrettanti giochi, mentre Nishikori è andato in affanno fin da subito, ritrovandosi costretto ad annullare una palla break nel primo game, prima di perdere i due seguenti turni di battuta entrambi a 15. In questa seconda frazione di gioco, Nadal ha servito davvero bene, ma soprattutto ha limitato quei pochi gratuiti che nel primo set gli avevano complicato la vita.. Decisamente inferiore, al contrario, la performance del suo avversario, che alla lunga ha dimostrato di non averne più e si è lasciato trasportare dall’inerzia del match, tutta in favore dello spagnolo. Dopo un’ora e 33 minuti di gioco totali, il tennista nipponico si è arreso allo strapotere di Nadal e gli ha lasciato la gloria, consentendogli di alzare le braccia al cielo di Montecarlo per l’undicesima volta in carriera.

Al termine di questo torneo di Montecarlo, possiamo senza dubbio affermare che Rafa si conferma il giocatore da battere su terra, anche se su ciò non c’erano tanti dubbi, mentre una piacevole sorpresa è stata il ritorno di Kei Nishikori, il quale, fermato da un infortunio che gli aveva impedito di disputare molti degli ultimi tornei, è finalmente tornato ai livelli dove ha dato prova di poter competere, e chi sa che non possa dare sfoggio dei suoi pregi nei prossimi tornei che disputerà. già a partire da quello di Barcellona in programma la settimana prossima.

Atp Montecarlo – Finale

(1) Nadal d Nishikori 63 62

Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

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