Rafa Nadal: “Troppi alti e bassi, spero di ritrovare continuità”

Dopo la batosta presa nel torneo di “casa” di Montecarlo, già vinto ben 11 volte, per Rafael Nadal è momento di riflettere su ciò che non è andato bene sia nel periodo di preparazione, fortemente travagliato da stop ed infortuni, che durante la settimana monegasca. Nel susseguirsi dei vari match, fin dall’esordio con Bautista Agut, si è notato come il mancino di Manacor cerchi in maniera più frequente del solito di abbreviare gli scambi, come ha anche sottolineato Filippo Volandri, ex 25 del mondo, in qualità di opinionista per Sky Sport: “Rafa ha cambiato molto nel corso degli anni, ha migliorato la sua tecnica e il suo gioco rispetto a 15 anni fa. Ha cambiato il suo servizio, è diventato più aggressivo, cerca di andare in rete di più e colpisce anche grandi volée. La gente pensa che non abbia un buon tocco, ma non è vero. Ha sofferto infortuni, ma sta cercando di rendere gli scambi più brevi, come Roger Federer”.

Dopo la sconfitta di sabato scorso contro Fabio Fognini, Nadal è tornato a Maiorca per riposarsi in vista del torneo di Barcellona, che lo vedrà impegnato come testa di serie numero 1. Recentemente, a proposito della sua residenza dell’isola baleare, ha detto: “Abbiamo buone condizioni lì. Il tempo è bello per praticare sport, è una fortuna, e abbiamo avuto le giuste strutture per allenarci da bambini quanto dovevamo e l’opportunità di giocare a tornei al di fuori della Spagna”. Riguardo la sua priorità nel ranking ha aggiunto: “Ciò che mi rende felice è svegliarmi ogni mattina e sentirmi in buona salute per competere contro tutti. Questa è la cosa più importante. Quando arrivo a un torneo, sento di poter vincere o perdere, ma avere la possibilità di vincere mi rende felice. Non avrei mai pensato di poter vincere 11 volte il Roland Garros e sono molto grato alle persone che mi aiutano ad andare avanti nei momenti difficili“.

Ora testa al torneo di Barcellona, dopo l’inaspettato stop prematuro a Montecarlo: “Ho giocato una brutta semifinale, ma prima avevo giocato due buone partite e per metà del terzo turno. Quello che potrebbe accadere in futuro non lo so. Ho perso una buona opportunità per iniziare la stagione su terra in modo fantastico, ma ora ne avrò un’altra”. Primo turno nella metropoli catalana contro l’argentino Mayer: “Questo è un torneo molto speciale che fa parte della storia del tennis e della mia. Ho un altro giorno a disposizione per allenarmi e vedremo come procede. A livello fisico, mi sento più o meno bene. È vero che non ho vinto nessun titolo quest’anno, ma ho raggiunto la finale in Australia, la semifinale a Indian Wells e ora la semifinale di nuovo a Monte-Carlo. La stagione non è male e attualmente sono terzo nella Race, ma con più problemi di quanti avrei voluto. Negli ultimi 18 mesi ho avuto troppi stop, alti e bassi non legati al tennis. E quando ciò accade è difficile trovare ritmo e continuità. Spero di essere pronto per giocare bene e se non è qui sarà a Madrid, a Roma o al Roland Garros”.

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