Rafael Nadal: “Capisco la decisione di Federer di non giocare su terra”

Lo spagnolo parla sia della situazione dello svizzero che della propria in alcune interviste dopo il suo ultimo titolo a Barcellona.

 

Il tennista spagnolo Rafael Nadal ha concesso un’intervista al sito web della ATP, nella quale ha parlato di tutto ciò che è collegato al Master 1000 di Madrid, che prenderà il via la prossima settimana alla “Caja Magica”.

L’attuale numero 1 del mondo ha parlato dell’evoluzione del torneo della capitale spagnola negli ultimi 10 anni: “Già da 10 anni in questo complesso? Come passa il tempo. Il torneo si è evoluto con il passare degli anni e si è migliorato molto a livello generale. A Madrid mi costa molto di più adattarmi alla terra, ma in questi ultimi 4 o 5 anni i campi sono stati davvero impeccabili. E’ davvero una fortuna avere un torneo di questo livello in Spagna e bisogna salvaguardarlo e valorizzarlo”.

Lo scorso anno

Rafael Nadal si è mostrato molto emozionato nel ricordare il proprio trionfo nella finale dello scorso anno contro Dominic Thiem, diventando il tennista con il maggior numero di titoli nel torneo spagnolo, a quota 5: “L’anno scorso è stato molto speciale, perché venivo da un periodo molto positivo. La partita contro Fognini mi ha aiutato molto, visto che le prime in ogni torneo sono sempre molto complicate, visto che bisogna adattarsi al campo, all’altitudine. Si arriva con la speranza di mostrare il meglio di sé in campo e questo mette molta pressione. La finale con Thiem è iniziata male, ma con la fiducia e con le buone sensazioni è ovvio che la prestazione salga di livello”.

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Riguardo Federer

Riguardo l’assenza di Federer in quest’edizione, Nadal ha ripensato alle molte sfide che ha affrontato con lo svizzero nelle passate edizioni: “Abbiamo giocato davvero tante volte. Se non ricordo male, nel 2009, 2010 e 2011, e tutte e tre le volte mi è costato molto. Federer gioca un grande tennis in tutte le condizioni e su tutte le superfici, anche se la terra in altura si adatta un po’ di più al suo gioco. Contro di lui sulla terra è sempre molto difficile, ma a Madrid lo è un po’ di più”.

Ancora sullo svizzero, Nadal ha parlato della sua decisione di saltare ancora la stagione su terra, capendo la posizione di Federer: “Ovviamente la capisco. Bisogna capire che è molto più logorante giocare sulla terra, perché si può vincere molto bene ma si possono perdere anche più match del solito. Penso che lui abbia ragionato su tutto questo e abbia fatto la scelta migliore per lui, e certamente è da rispettare“.

La NextGen che arriva

Infine, Nadal ha parlato della NextGen, dicendo che sarà difficile per loro eguagliare quello che lui e gli altri Fab Four hanno conquistato in questi anni: “E’ ovvio che prima o poi ci sostituiranno, ma non so se riusciranno a raggiungere i nostri livelli. Siamo una generazione che vede Federer con 20 slam, io con 16 e Djokovic con 12. Unire tutti questi trofei in una nuova generazione sembra molto difficile, ma non impossibile. C’è molto talento tra di loro, i vari Kyrgios, Zverev, Shapovalov, Tiafoe… potrebbero guidare le classifiche in ben poco tempo”.

Riguardo Barcellona

La scorsa settimana, Rafa è riuscito ad ottenere l’undicesimo titolo nella città catalana, demolendo Stefanos Tsitsipas per 6-2 6-1. Questa vittoria ha sottolineato la sua egemonia sulla terra, proprio come la corona (anche quella undicesima) conquistata la settimana precedente a Montecarlo.
Il numero 1 del mondo non sembra in alcun modo rallentare in corsa per il titolo numero 11 al Roland Garros. Anche se continua a dominare, Nadal non pensa che i suoi avversari stiano perdendo tempo.

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Ha detto: “Non penso che abbiano paura di me, nel 2015 nessuno era impaurito e avevo già vinto 8 o 9 volte qua e al Roland Garros. Quello che fa vincere è il giocare bene, e questo porta gli avversari ad avere più rispetto. Il mio obiettivo è di rimanere a questo livello“.

Nadal, che ha raggiunto la quota esorbitante di 46 set consecutivi vinti su terra, ha scherzato su cosa ci sia di brutto riguardo il suo ultimo titolo a Barcellona: “[fncvideo id= autoplay=false]”.

Ora però, lo spagnolo deve tornare a concentrarsi sul torneo di Madrid per mantenere la prima posizione mondiale.

 

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