Rafael Nadal: “Ho cercato e trovato giusto cambio di ritmo nel corso del match: la pressione può diventare adrenalina”

Il tennista spagnolo Rafael Nadal ha battuto anche Diego Schwartzman e domani sfiderà Juan Martin Del Potro, giustiziere di Marin Cilic: il maiorchino è alla ricerca dell’11esima vittoria parigina, ma prima dovrà battere un argentino in gran spolvero, capace di rimontare contro il croato essendo sotto di un set. Ieri era sotto 4-6 5-3 contro il terraiolo argentino, ma la pioggia gli è venuto in aiuto, quasi come un dio che ordina al cielo di venirgli in soccorso: ecco, come a Roma contro Sascha Zverev, la pausa è stata fatale. Vittoria schiacciante oggi e tanti saluti alla volontà di rovinargli i piani: come Delpo, non ha usufruito del giorno di riposo rispetto a Marco Cecchinato e Dominic Thiem, che ne hanno avuti ben due, ma giocherà nelle stesse condizioni del classe ’88. A proposito della pausa di ieri, il maiorchino ammette: “Certo, la pausa di ieri mi ha aiutato, perché era un momento difficile del gioco. Stava giocando alla grande, mentre io stavo giocando sulla difensiva. Sentivo che non stavo prendendo sul serio il match, lo scambio, e lui era in grado di prendere il controllo del punto molte volte. È giusto per dire che la pausa per la pioggia mi ha aiutato ieri, ma non è corretto dire che le condizioni odierne mi hanno aiutato, le condizioni erano le stesse per entrambi oggi.” The King of Clay si mostra lucido e anche un po’ polemico a chi giudica la pioggia come un soccorso alle difficoltà iberiche. Nadal ha continuato a condividere la sua opinione su quello che è successo, lasciando ancora preziose frasi su come affrontare le difficoltà: “Non sempre trovi scuse esterne, devi trovare cause dentro di te, i cambiamenti non erano il sole o la pioggia, era qualcosa dentro di me, ovviamente, la pioggia ha aiutato a fermare il gioco e mi ha aiutato a pensare alla partita. Ma in termini di gioco, è cambiato come ho giocato e come ho gestito la partita. Oggi ho giocato più aggressivo e credo che il gioco sia cambiato. Certo che è un avversario difficile e sarà sempre una sfida difficile, ma allo stesso tempo, penso che dopo la pausa di pioggia, la partita sia cambiata molto perché ho giocato in modo più aggressivo con intensità elevata e le cose erano più dalla mia parte.” Condizioni di energia fisica forma alla pari, ma la pioggia però, ha indubbiamente dato una mano per riordinare le idee e lo stile di gioco da adottare nel match contro il funambolo sudamericano.
Anche lo spagnolo ha avuto il tempo di enfatizzare le sfumature tattiche viste oggi rispetto a ieri:“Ieri non stavo aprendo il campo con il rovescio, stavo giocando troppo dietro la linea di fondo e impattavo la palla troppo davanti a me, ho avuto la sensazione che avesse il controllo del punto molte volte. Oggi invece ho aumentato l’intensità, ho aumentato la determinazione su come giocare i miei colpi, ho vinto anche giocando più vicino alla linea di fondo, quindi il gioco è cambiato drasticamente. ”
A Rafa è stato anche chiesto della questione delle bende al polso. “Erano bagnati sia i polsi che le mani. Il sudore scorreva ovunque nelle mie mani, quindi l’intento era quello di proteggere me stesso dall’acqua in modo da tenere su un po’ di sudore. Questo è tutto. E ‘insolito qui a Parigi, ma quest’anno è molto umido il clima.

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Infine, il tennista spagnolo ha valutato la necessità di sentire e gestire la pressione come qualcosa di fondamentale nello sport: “Se senti la pressione, allora non ami questo sport. E se non ti piace lo sport, meglio andare a casa e fare qualcosa di diverso. La pressione è parte dello sport in generale. La pressione c’è ogni giorno, e non qui, ma in ogni partita dell’anno, la pressione è buona, se puoi controllarla, quell’adrenalina può essere positiva.”

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