Rafael Nadal: “Il numero 1 al mondo non era un obiettivo stagionale”

Lo spagnolo Rafael Nadal ha rilasciato un’intervista al sito web El Español in cui ha parlato della sua vittoria contro il coreano Hyeon Chung che gli assicurato la posizione numero uno del mondo fino alla fine del anno, traguardo raggiunto per la quarta volta in carriera (2008, 2010, 2013 e 2017). La vittoria sul sudcoreano per 7-5 6-3 gli ha valso i 90 punti fondamentali per mantenere più di 1500 punti sul rivale Roger Federer: 10645 contro i 9005 dell’elvetico. Anche se dovesse vincere le ATP Finals, Roger Federer non potrebbe scavalcare il maiorchino: fino al prossimo torneo, il primo del 2018 è a Brisbane, Rafa deterrà sicuramente il trono. Fino ad allora, saranno 161 le settimane totali in cima alla classifica, divisi in 4 interregni: 46 settimane dall’agosto 2008 al luglio 2009, 56 dal giugno 2010 al luglio 2011, 39 dall’ottobre 2013 al luglio 2014 e quest’anno da fine agosto fino al 7 gennaio 2018 sicuro, per un totale di 20 settimane. Con 161 settimane sul trono ATP, Rafa è tra i primi 7 di sempre in termini di dominio settimanale in classifica. Davanti a sé: John McEnroe (170), Novak Djokovic (223), Jimmy Connors (268), Ivan Lendl (270), Pete Sampras (286), Roger Federer (302).

INASPETTATO- Nadal era molto felice di essere sicuro della posizione #1 fino all’inizio della prossima stagione, sfruttando l’assenza di Roger Federer a Parigi. Alla domanda circa la differenza tra l’essere il numero uno a metà stagione e fine stagione, il tennista spagnolo afferma che esserlo alla fine è molto meglio: “La differenza tra loro è facile. Alla fine, questo è come un campionato e quando termina la stagione e sei in cima alla classifica significa che sei stato il migliore in questa stagione, da qui la ragione della mia felicità ottenendo questo nuovo record. Diventare numero 1 è sempre geniale ma conquistare la vetta a fine stagione, è soddisfacente.” L’attuale numero uno del mondo ha dichiarato che finire l’anno da primo al mondo, non è mai stato un obiettivo all’inizio della stagione. “Non era un obiettivo all’inizio di quest’anno, ma quando ho avuto la possibilità, ci ho provato.” Poi una battuta sui tornei che hanno rafforzato l’idea della vetta: “Il tour asiatico è stato molto importante per me, infatti sono riuscito a guadagnare molti punti tra Pechino e Shanghai.” Poi, un pensiero alle Finals e di un riconoscimento insperato: “Quando riceverò il trofeo di numero uno a Londra sarà un momento eccitante per me, perché pensavo che non sarebbe mai più accaduto nella mia carriera “

RECORD- Inoltre Rafael Nadal è diventato il  più anziano numero uno nella storia del tennis a 31 anni, cosa che ha analizzato in dettaglio: “Essere il primo a raggiungere la posizione numero 1 a 31 anni significa che ho avuto una carriera molto lunga e di successo. Mantenere l’illusione di ciò che faccio nonostante le avversità come infortuni, significa molto considerando questi ultimi anni di carriera sportiva.” Infine, ha detto Nadal che ottenere il numero uno del mondo questa settimana lo ha aiutato stare più rilassato in vista di Londra : ” È importante aver conquistato il numero uno a Parigi, ora potrò provare a fare del mio meglio in questo tratto finale della stagione senza pressioni. Il fatto di giocare senza, tensione ti libera un po ‘di più e ti aiuta a continuare a ottenere trofei, punti e completare altri obiettivi “, ha concluso il tennista spagnolo. Un Rafa determinato, lungo tutta l’intervista, che fa comprendere come si sia ritrovato numero 1 un po’ per caso, grazie alla sua rinascita con la conquista di 6 trofei, come il rivale Roger Federer: ora che Parigi-Bercy è sfumato per ritiro, quindi uno dei pochi trofei ancora non presenti è andato sfumato, si rifarà alle Finals? Si attende con ansia il prossimo 12 novembre: a Rafa, e il suo ginocchio, l’ultima parola…

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