Il quotidiano iberico Marca, da sempre vicino al Real Madrid, ha intervistato Roi Rafa XI, che guarda caso, tifa proprio per i Blancos, dominatori della Champions League proprio come il maiorchino al Roland Garros. Dopo i festeggiamenti e il delirio dell’11esima incoronazione di Rafael Nadal nell’Île-de-France, il classe ’86 si è confessato ai microfoni del celebre periodico proprio per parlare del 17° Slam, ma non solo, come i delicati argomenti come la famiglia, il ritiro e i 20 Major dell’amico-rivale Roger Federer.
RITIRO E FAMIGLIA- A proposito dell’equilibrio tra tennis e rapporti familiari, l’iberico dichiara: “Sono molto contento della mia carriera, soprattutto perché continuo a fare quello che mi piace al 100%, dando tutto me stesso nel tennis. La verità è che a quest’età già pensavo mi sarei ritirato, invece sono ancora qui, quindi il progetto di formare una famiglia passa in secondo piano.” Quindi il classe ’86 non nega la volontà di avere figli, ma la priorità, ora, è la carriera: “Mi piacerebbe formare una famiglia, progettando qualcosa di importante, ma al momento è più importante la carriera. Magari dopo il ritiro, parlerò con la mia compagna e decideremo, senza stress.”
86 MATCH VINTI E NON SENTIRLI- Su 88 match giocati a Parigi, Nadal ne ha persi appena 2 (!), vincendoli sempre con sacrificio e lavoro quotidiano: “Mi considero una persona normale che ha raggiunto qualcosa di complicato. Su 88 match giocati, ne ho vinti 86, ma il 75% li ho vinti con la consapevolezza di poterli perdere o vincere, ma grazie al lavoro tutto ciò è stato possibile.” Un’attitudine e un’umiltà importante mostrata da The King of Clay, simbolo di lavoro e dedizione per i giovani che si approcciano a questo sport. Nadal però, non ha mai sofferto le pressioni mediatiche: “Non mi preoccupo mai di quello che dicono i media mondiali: l’importante è giocare al meglio delle mie potenzialità.”
ROVESCIO: IL COLPO VINCENTE- Quello che ha migliorato molto nel Nadal 4.0 è sicuramente il rovescio e le su incredibili direzioni: “Le migliorie del rovescio vengono da lontano. La prima settimana non ho giocato bene di rovescio, salvo poi migliorare. È importante per me che mi apra il campo con il diritto per chiudere di rovescio e far spostare gli avversari come provato spesso in allenamento.” Poi, ecco il riferimento allo zio Toni Nadal: “Non ho mandato via nessuno. Sono stato felice che zio Toni (ora alla Rafael Nadal Academy) mi abbia supportato in finale. Senza l’appoggio del mio team, sarei finito.”
SLAM E WIMBLEDON- Con la vittoria dei French Open, Nadal ha vinto il 17° Slam ed è di nuovo a -3 dall’amico-rivale Roger Federer e i suoi 20 Slam: “Mi piacerebbe arrivare a 20 Slam come Roger però non può diventare un’ossessione: mi ha sorpreso che gli ultimi 6 Slam li abbiamo vinti noi due.” Effettivamente, dopo il loro ritorno a pieno regime di inizio 2017, nessuno è riuscito a contrastare il loro dominio nell’alternanza di Major vinti. Ed a proposito di Wimbledon 2018, Rafa rimane enigmatico: “L’anno scorso pensavo di poter andare lontano a Londra (invece perse al 5° set degli ottavi di finali da Gilles Muller), mentre quest’anno non è semplice giocare ancora, soprattutto perché non so quando tornerò ad allenarmi dopo così tanti match su terra rossa. La decisione sarà presa insieme al team anche per il ben del mio fisico e il proseguo della stagione.” La cocente eliminazione dell’anno scorso è stata importante e il #1 al mondo vuole evitare di arrivare scarico a fine stagione: intanto salterà per il secondo anno di fila il torneo del Queen’s. Quale sarà la sua decisione?