Rod Laver Cup: le dichiarazioni di Federer e Kyrgios al termine del match decisivo

La Rod Laver Cup nella sua prima edizione ha anche significato tanto spettacolo, e non ci si riferisce solo allo storico primo doppio giocato insieme da Federer e Nadal, ma anche alla competizione. Nonostante un predominio europeo quasi totale, alla fine si è arrivati all’ultima partita decisiva per la vittoria finale. Roger Federer è riuscito a portare a casa il punto decisivo contro Nick Kyrgios, e queste sono le dichiarazioni post ultimo match.

LATO EUROPA – Sua maestà mantiene sempre il classico aplomb: «Ero pronto, dovevo esserlo. Così si deve fare se si fa parte di una squadra. I ragazzi hanno giocato in maniera superlativa per tutto il fine settimana, ma sapevamo che le cose potevano cambiare all’improvviso la domenica. Ero anche cosciente che sarei magari dovuto essere pronto per il giocare il doppio decisivo alla fine…ma ho chiuso prima». Un evento che si pensava potesse essere una semplice esibizione e che in realtà si è dimostrato una sfida sentita: «veramente una grandissima esperienza. Sono felice che questa prima edizione abbia funzionato e noi del Team Europa siamo felici di averla vinta. Il tempo dirà quanto grande diventerà la Rod Laver Cup, intanto però la prima volta è nostra e non vedevo l’ora di sollevare il trofeo». Non mancano le congratulazioni per gli avversari: «Il resto del mondo ci ha fatto faticare veramente tanto e non posso che congratularmi con loro». Tra l’altro a compimento di tutte le chiacchierate che si sono fatti, Nadal ha dato anche qualche consiglio all’amico-rivale svizzero: «stava giocando bene, gli ho solo detto di giocare un po’ più aggressivo e di controllare il punto dalla linea di fondo. Doveva solo esser più aggressivo col dritto, e anche Roger era della stessa opinione. In ogni caso è stata una settimana indimenticabile anche per me».

Federer Rod Laver cup

LATO RESTO DEL MONDO – Eppure, nonostante la partenza ad handicap e il rischio di giocare la parte dell’agnello sacrificale, la squadra capitanata da John McEnroe alla fine non ha sfigurato. Anzi, è arrivata ad un punto dal match di doppio di spareggio. Purtroppo un dritto leggermente fuori giri di Nick Kyrgios ha rimesso in pista Roger Federer, che è andato a conquistare il match decisivo. Il coach americano però è comunque felice: «Mi voglio congratulare con i ragazzi del Team Europa. È stata una settimana incredibile, quasi infernale, e sono contento di aver fatto parte della Laver Cup. Un evento pazzesco, Rod è stato uno dei miei idoli adolescenziali ed è bello essere qui per lui, contro il mio storico rivale Bjorn Borg. Veramente, solo cose belle. Grazie a Roger per aver tirato su questo evento spettacolare». Inoltre c’è anche qualche parola per il suo team «volevo anche dire ai miei ragazzi che sono stato orgoglioso di essere la loro guida tecnica in questi giorni. Hanno messo il cuore e l’anima per questi incontri, e sono arrivati vicinissimi al traguardo. Grazie anche a voi. Ci vediamo l’anno prossimo». Chiusura d’obbligo per uno sconsolato Kyrgios, a cui sono anche scappate le lacrime al termine dell’incontro con Federer. La cosa buona è aver rivisto il bad boy australiano ad un bel livello tennistico, e, con ancora due Master 1000 da giocare, la speranza è di gustarlo ai livelli di Cincinnati: «è stata dura» ha spiegato il giocatore «quando gioco per me stesso a volte non riesco a metterci tutte le mie possibilità per portare a casa il match. Ma giocando per questi ragazzi, per la squadra, è come in Davis Cup, gioco per qualcosa più grande di me. Gioco per i ragazzi che stanno sulla panchina, e so che ognuno di loro ha fatto il massimo nel suo match. Ecco perché mi ha fatto male. Ci abbiamo provato insieme, John ci ha dato una grandissima mano e ho dato tutto quello che avevo. Mi dispiace perché in rimonta nel doppio finale partivamo favoriti e perché non volevo deludere questi ragazzi. Ecco perché l’ho sentita emotivamente». Un altro lato di Kyrgios, insomma: «siamo stati molto vicini, è stato veramente bellissimo, come tutto l’evento».

 

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