Mentre i suoi rivali si trovano a combattere contro infortuni e acciacchi fisici e i giovani faticano a trovare continuità di risultati, Roger Federer, a 36 anni, continua ad essere il punto di riferimento del tennis mondiale e, al momento, il dominatore assoluto del circuito ATP. Dato questo scenario, un ritorno di Federer sulla terra del Roland Garros appare molto meno improbabile di quanto potesse sembrare appena un anno fa; lo svizzero, infatti, potrebbe avere l’irripetibile opportunità di bissare il successo del 2009.
“Tornare al Roland Garros sarebbe un sogno”, ha dichiarato in una recente intervista per RMC Sports. “Ma non so, deciderò dopo Indian Wells. Dipende da come mi sentirò, è molto più di una decisione, è la decisione dell’anno. È lo spartiacque della stagione, è un cambio di superficie”.
Indubbiamente, quando si parla di Roland Garros, è impossibile non considerare Rafael Nadal il favorito numero uno. I problemi fisici dello spagnolo, tuttavia, lasciano più di qualche dubbio sulla reale pericolosità e competitività di Rafa da qui alla fine della stagione. Gli infortuni all’anca sono sempre molto delicati da trattare e difficili da superare senza ricadute, come dimostrato dalle terribili difficoltà dello scozzese Andy Murray.
Nadal è stato costretto a dare forfait ad Acapulco, a Indian Wells e a Miami proprio a causa del riacutizzarsi del problema all’anca sofferto nella semifinale degli Australian Open. “Ciò che Rafa ha è una lesione del muscolo flessore dell’anca”, ha affermato a gennaio il medico Cotorro al quotidiano spagnolo El Espanol. “Si è infiammato, provocando una lesione intramuscolare di primo grado. Il tendine non è infiammato, quindi le previsioni sono buone. Logicamente bisognerà essere cauti per due o tre settimane, con riposo e fisioterapia. Poi a poco a poco potremo riprendere l’attività fisica”.
Tuttavia, anche se Nadal riuscirà a tornare in forma per l’Open di Francia, non è detto che lo spagnolo potrà essere subito competitivo su alti livelli, come dimostrato dall’ultima edizione degli Australian Open, caratterizzata dai ritorni infelici di Wawrinka e Djokovic; proprio questi ultimi due, tra l’altro, sembrano molto più vicini di Nadal al pieno recupero fisico. La concorrenza dei giovani Dimitrov, Kyrgios e Zverev, poi, non sembra impensierire più di tanto un Federer in continua ascesa, qualche preoccupazione in più potrebbe arrivargli dalla minaccia di alcuni veterani, come Marin Cilic e Juan Martin Del Potro, capaci di battere lo svizzero in più di un’occasione.
L’ultima apparizione di Federer al Roland Garros risale ai quarti di finale del 2015, dove fu sconfitto dal connazionale Stan Wawrinka. Tante cose sono cambiate da quella primavera di tre anni fa; risulta, dunque, molto difficile immaginare come il nuovo tennis di Roger, ancora più offensivo e rapido, possa applicarsi alla terra battuta. Una cosa, però, è assolutamente innegabile, le possibilità di vittoria dello svizzero sono più concrete che mai; starà a lui decidere se è giunto il momento di rimettersi in gioco e tentare l’ennesima impresa della sua carriera.