Categories: CIRCUITO ATP

Roger Federer sul confronto Next Gen-Big 3: “Non hanno il nostro stesso talento”

Tanti spunti interessanti da parte di Roger Federer, che recentemente ha parlato del rapporto tra la Next Gen e i Big 3, gruppo di cui anche lo svizzero fa parte: “Credo che nessuno avrebbe mai immaginato che io, Djokovic e Nadal potessimo dominare il circuito per tutti questi anni. Siamo stati tutti molto costanti e solidi nel tempo. Abbiamo fermato l’ascesa di molti giovani giocatori promettenti. Non sono sicuro che gli altri ragazzi posseggano il nostro talento. Entrare in top 8 è molto difficile, restarci lo è ancora di più. Figuriamoci essere sempre tra i primi tre giocatori del mondo. Per continuare ad essere competitivo sarà importante non avere infortuni, perché non voglio giocare con dei problemi fisici. La mia carriera è stata incredibile, spero di giocare ancora per qualche anno, ma non lo so. Devo stare più attento, ascoltare il mio corpo e saper distinugere un dolore semplice da un infortunio più grave”. E anche qualche suggerimento: Fare le cose con passione. È bello essere famoso ma è ancora più importante essere gentile, perché molte persone si prendono troppo sul serio. Restare umili, lavorare sodo, essere disponibili con le persone è molto importante. Il tennis è ciò che volevo fare nella vita, quindi non posso lamentarmi”.

Il campione svizzero ha anche parlato a proposito della sua sfera privata, a partire dai propri figli: “Voglio che siano bravi cittadini e brave persone. È importante soprattutto il rispetto. Ho disputato tante partite e battaglie emozionanti nella mia carriera, ma voglio che siano rispettosi durante tutta la loro vita”. Sulla meta vacanziera preferita ha risposto: “Devo dire la Svizzera, perché potrebbe essere il paese più bello del mondo. Amo i laghi e le montagne. Come destinazione preferita da famiglia scelgo le Maldive. Adoro il clima tropicale, l’isola, la spiaggia, la tranquillità“. Infine parlando della sua longevità sportiva ha detto: “Ci sono stati atleti molto longevi, che sono stati capaci di realizzare grandi cose per molto tempo. Mi viene in mente Tom Brady. Anche Nelson Mandela ha fatto tante cose meravigliose per le persone. Questi sono i personaggi a cui mi ispiro. Mi sarebbe piaciuto conoscere Nelson Mandela, purtroppo non è mai successo. Mia mamma proviene dal Sudafrica, quindi mi dispiace profondamente. Voglio avere una mentalità aperta e non concentrarmi soltanto sul tennis”.

Simone Marasi

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