Roger Federer: il tennis, la sua Svizzera e … i dolci

Roger Federer si appresta a tornare in campo nell’ATP 250 di Ginevra. Il 39enne di Basilea ha ascolto l’appuntamento di “casa” per preparasi al grande – anzi ai grandi – obiettivi di questa stagione: Wimbledon e le Olimpiadi di Tokyo. Nel frattempo però, l’elvetico sta iniziando a cimentarsi in quello che potrebbe essere il suo piano B.

Una volta smessi i panni d’atleta, infatti, l’attuale numero 8 della classifica mondiale – che ha potuto godere del ranking congelato durante il periodo della pandemia di covid-19 – potrebbe essere il nuovo ambasciatore della Svizzera per il Turismo. Rappresentare il suo paese non è certo un ruolo nuovo per lui.

In un recente collegamento Zoom con il New York Time, Roger Federer si è soffermato sulla “promozione” della cucina elvetica, con particolare riferimento ai dolci rivelando come, nel corso degli anni, la sua passione per la cioccolata si sia evoluta: “Se sei nato in Svizzera non puoi non amarla” scherza, poi continua: “Adesso mangio anche quella fondente ma prima mi piaceva solo quella bianca. Poi sono passato a quella al latte“.

Ma non c’è solo la sua cioccolata nella sua dieta d’atleta: “Mi piacciono molto anche il rosti, un piatto di frittelle alle patate, e la Bundner Nusstorte, una specie di torta di mele originaria della Regione dei Grigioni” racconta ancora il classe 1981 che poi passa anche ai piatti salati: “Il cordon bleu non può mancare e non posso non citarlo essendo una delle pietanze che preferisco ma anche il Zurcher Geschnetzeltes, carne macinata arricchita da una salsa ai funghi“.

 

 

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