Roland Garros: i match di domani 6 giugno

Anche oggi vale sempre la stessa domanda: chi fermerà Rafa Nadal? Non ci è riuscito il modesto tedesco Max Marterer, liquidato in tre set dai pesantissimi colpi dello spagnolo: un barlume di lotta si è visto soltanto nel set finale, chiuso poi dallo spagnolo con esperienza al tie-break decisivo. Continua quindi la striscia di match consecutivi su terra senza cedere set per Nadal, sempre più vicino al record storico di 41 partite detenuto da Bjorn Borg. Sulla sua strada lo spagnolo troverà Diego Schwartzman, autore di una splendida rimonta contro il sudafricano Kevin Anderson, al quale ha rimontato ben due set di svantaggio. Per il polivalente argentino si tratta della seconda volta ad un quarto di finale di uno Slam, risultato raggiungo anche agli US Open del 2017. I due si affronteranno per la terza volta quest’anno: in entrambi i casi ha avuto la meglio Nadal, che si è imposto sia agli Australian Open (in 4 set) che, nettamente, sulla terra di Madrid. L’argentino è chiamato all’impresa della vita, ma almeno sta vivendo uno dei momenti migliori della sua carriera, culminato con il secondo titolo in carriera a Rio de Janeiro e il raggiungimento della posizione numero 11 nella classifica ATP.

L’altro match in programma vedrà invece di fronte Marin Cilic e Juan Martin Del Potro: sulla carta un match molto interessante, fra due avversari che si contenderanno alla pari colpo su colpo l’accesso in semifinale. Per il croato l’ultimo match è stato quasi un calvario: dopo essere andato avanti di due set contro Fognini, ha dovuto subire la rimonta di Fabio fino alla parità, salvo poi chiudere la pratica nel set finale, dove il tennista nostrano ha ceduto fisicamente e mentalmente alle fatiche del suo lungo torneo. Discorso diverso per Del Potro, che ha chiuso con freddezza la pericolosa pratica John Isner: rapido triplo 6-4 per lui. Netto vantaggio nei precedenti per l’argentino, che conduce 10-2: i due però si sono affrontati solo due volte negli ultimi 5 anni, per cui il match potrebbe rivelarsi molto più equilibrato di quanto questa statistica possa lasciar intuire.

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