Sono i super coach il segreto dei grandi campioni?

Per diventare un grande giocatore di  tennis, si ha bisogno di gran numero di variabili come il talento, la forza mentale, la forma fisica, la forma e la fortuna. Ma soprattutto un giocatore ha bisogno anche di una buona squadra che può aiutare a sviluppare la carriera.

CURA LENDL – Negli ultimi anni, diversi top-giocatori hanno deciso di affidare la loro carriera alla cura di super-allenatori o super-consulenti, ovvero ex tennisti professionisti. Tale lavoro di partnership ha portato alcuni tennisti a raggiungere ottimi risultati. Andy Murray, sotto la guida di Ivan Lendl ha vinto Wimbledon due volte e gli US Open. Lendl ha certamente migliorato il gioco di Murray rendendolo meno passivo e più aggressivo, variando i suoi schemi di gioco e migliorando le sue abilità difensive. Il periodo sotto la guida di Amelie Mauresmo non é stato eccessivamente positivo  per lo scozzese, ma ora con Lendl ha trovato ancora una volta il successo e buoni risultati.

GLI ALTRI COACH – Roger Federer nel 2013 fu definito un giocatore finito, invece grazie a Stefan Edberg, il maestro svizzero si é avvicinato a un gioco molto offensivo che ha migliorato le sue caratteristiche. Ora Roger è allenato da Ivan Ljubicic, ma la sfortunata serie di problemi fisici nel 2016 non ha ancora mostrato i risultati del loro lavoro insieme. C’è però ancora tutta la seconda metà della stagione per scoprirlo. Parlando di Ljubicic, il suo ex allievo Milos Raonic ha ottenuto risultati fantastici sotto la guida di Carlos Moya, che è ora affiancato da John McEnroe (almeno fino agli US Open) raggiungendo la semifinale a Melbourne e la finale a Wimbledon. Anche Kei Nishikori con Michael Chang ha avuto eccellenti miglioramenti come la finale degli US Open nel 2014 persa da Marin Cilic, che con l’ex campione di Wimbledon Goran Ivanisevic ha raggiunto il punto più alto della sua carriera con il suo primo Slam.

GLI SPECIAL TWO – Magnus Norman invece è probabilmente il vero Special One. In primo luogo ha aiutato Robin Soderling a raggiungere due finali consecutive al Roland Garros, nel 2009-10. E di recente, ha aiutato Stan Wawrinka  a vincere due Slam e il primo Masters 1000 della sua carriera a Monte Carlo. Veramente Wawrinka ha trovato la sua maturità, sotto la guida dello svedese. Ma forse il vero capolavoro è stata la collaborazione tra Boris Becker e Novak Djokovic. In effetti, il serbo, da quando è stato allenato dal tedesco ha vinto sei Slam. Questi esempi dimostrano che i super-allenatori sono un bene per il tennis, perché avere grandi giocatori del passato vicino aiuta molto sia mentalmente che tatticamente oltre a rendere più interessante il mondo di questo sport.

Maris de Michele

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