Entrano nel vivo gli Internazionali d’Italia 2025, ufficialmente Internazionali BNL d’Italia.
Il torneo di tennis italiano più importante, giocato sulla terra battuta, del quale quest’anno si arriva all’82ª edizione, fa parte della categoria ATP Tour Masters 1000 nell’ambito dell’ATP Tour maschile 2025 e della categoria WTA 1000 nell’ambito del WTA Tour femminile 2025.
Si disputano entrambi al Foro Italico di Roma, dal 6 al 18 maggio 2025.
Le origini degli Internazionali d’Italia risalgono al 1930, quando il torneo si giocava al Tennis Club Milano, sito in via Arimondi.
Cinque anni più tardi, nel 1935, il torneo maschile si disputò a Roma e, dal 1936 al 1949 fu sispeso. In tempi successivi, si tenne sempre al Foro Italico fatta eccezione per l’edizione 1961, quando fu spostato al Circolo della Stampa di Torino, in occasione del Centenario dell’Unità d’Italia.
A partire dall’edizione del 1969 diventò un torneo professionistico, e dall’edizione del 2002 il suo nome ufficiale, per motivi di sponsorizzazione, è Internazionali BNL d’Italia.
Dal 2016 al 2018 è stato votato come migliore torneo femminile di categoria Premier 5.
L’edizione del 2020 fu all’inizio cancellata a causa della pandemia e posticipata al mese di settembre.
Il torneo maschile
Nel 1955, il primo vincitore, fu Fausto Gardini, in una finale all’insegna dei colori italiani, contro Giuseppe Merlo, che si ritirò sul punteggio di 1–6, 6–1, 3–6, 6–6.
Nel 1956 vinse Lew Hoad.
Nel 1957 un’altra finale italiana, con Nicola Pietrangeli che sconfisse Giuseppe Merlo.
L’anno successivo lo stesso Pietrangeli perse la finale contro l’australiano Mervyn Rose, che vinse per 5–7, 8–6, 6–4, 1–6, 6–2.
Nel 1959 vinse Luis Ayala, nel 1960 Barry MacKay, e nel 1961 ritornò alla vittoria Pietrangeli.
Nel 1962 trionfò Rod Laver che, in quello stesso anno completò il Grande Slam.
L’anno successivo vinse il connazionale Marty Mulligan che batté in finale lo Jugoslavo Boro Jovanović per 6–2, 4–6, 6–3, 8–6, che rivinse nel 1965 e due anni dopo.
Nel 1968 a sollevare il trofeo del vincitore fu l’olandese Tom Okker che in finale ebbe la meglio su Bob Hewitt.
John Newcombe vinse l’anno successivo ai danni del connazionale Tony Roche.
Nel biennio tra il 1970 e il 1972 si succedettero come vincitori rispettivamente, Ilie Năstase, Rod Laver e Manuel Orantes, sconfiggendo in finale sempre Jan Kodeš.
Gli anni Novanta sono caratterizzati dalla vittoria di specialisti della terra battuta come Thomas Muster, Jim Courier, Àlex Corretja, Marcelo Ríos e Gustavo Kuerten.
Uunica eccezione la vittoria, nel 1994 dello specialista delle superfici veloci, Pete Sampras, che ebbe la meglio sul tedesco Boris Becker.
Il campione del 2000 fu Magnus Norman, al quale succedette Juan Carlos Ferrero, seguito dallo statunitense Andre Agassi, prima del dominio degli spagnoli.
Nell’edizione del 2003 vinse Félix Mantilla e, in quella successiva, Carlos Moyá.
Nel 2005 iniziò il dominio del nativo di Manacor Rafael Nadal che, dal 2005 al 2014, perse esclusivamente nel 2008, 2011 e 2014, quando a vincere fu sempre il serbo Novak Đoković.
Rafael Nadal ottenne il suo primo titolo, come sopra accennato nel 2005, battendo in finale Guillermo Coria.
La partita in questione (la più lunga di sempre del torneo) si concluse al tie-break del quinto set, come la finale del 2006, contro il rivale Roger Federer, battuto con due match-point salvati.
Novak Ðokovic vinse i suoi quattro titoli battendo, nel 2008, Stan Wawrinka, Rafael Nadal nel 2011 e nel 2014 e, nel 2015, Roger Federer.
Il serbo arrivò in finale anche nel 2016 e nel 2017 ma fu sconfitto rispettivamente, da Andy Murray e Alexander Zverev.
Nel 2018 e nel 2019 Rafael Nadal vinse il suo ottavo e nono titolo (record), battendo rispettivamente, il tedesco Alexander Zverev per 6–1, 1–6, 6–3 e il serbo Novak Đoković con il punteggio di 6–0, 4–6, 6–1.
Il vincitore dello scorso anno è stato Alexander Zverev, che ha battuto in finale il cileno Nicolas Jarry con il punteggio di 6 – 4, 7 – 5.
Da sottolineare che dal 2007 la finale si disputa al meglio dei tre set.
Il torneo femminile
In ambito femminile, la prima giocatrice a vincere gli Internazionali d’Italia fu la spagnola Lilí de Álvarez che nel 1930 si aggiudicò il primo titolo sconfiggendo in finale Lucia Valerio per 3–6, 8–6, 6–0.
Lucia Valerio si prese la rivincita l’anno successivo quando vinse sull’americana Dorothy Andrus. Nel 1932 è la volta della francese Ida Adamoff che alzò il trofeo grazie alla vittoria in finale su Lucia Valerio per 6–4, 7–5.
L’anno successivo trionfò la campionessa americana Elizabeth Ryan.
Nelle ultime due edizioni prima dell’interruzione vinsero Helen Jacobs e Hilde Krahwinkel-Sperling sempre su Lucia Valerio.
Come per gli uomini, non venne disputato nessun torneo dal 1936 al 1949.
In anni più recenti, nel 1988 cominciò il dominio di Gabriela Sabatini che conquistò 4 titoli sino al 1992 perdendo quello del 1990 a vantaggio di Monica Seles.
A Gabriela Sabatini succedette la spagnola Conchita Martínez che ottenne 4 vittorie consecutive dal 1993 al 1996 stabilendo un altro record.
Nel 1997 perse in finale e consegnò il trofeo a Mary Pierce.
Nel 1998 fu la giovane svizzera Martina Hingis a vincere in finale.
Monica Seles, diventata cittadina americana, ritornò a vincere l’anno successivo.
Negli anni 2000, a differenza degli uomini, a vincere furono giocatrici specialiste delle superfici veloci come la statunitense Serena Williams, la francese Amélie Mauresmo (due volte), prima delle due vittorie di Jelena Janković (2007, 2008) e Dinara Safina (2009), specialiste della terra battuta.
Nel 2010 vinse la spagnola María José Martínez Sánchez che sconfisse in finale la serba Jelena Janković per 7–6, 7–5 dopo avere eliminato entrambe le sorelle Williams giocando un tennis atipico fatto di molte palle smorzate e di serve and volley.
Nell’edizione del 2011 fu la volta della russa Marija Šarapova, dopo avere eliminato Viktoryja Azaranka nei quarti di finale (4–6, 3–0 prima del ritiro della bielorussa),Caroline Wozniacki nelle semifinali (con il punteggio di 7–5, 6–3) e Samantha Stosur in finale, con il punteggio di 6–2, 6–4. Marija Šarapova è riuscita a difendere il titolo anche nel 2012 superando nella finale la cinese Li Na, dopo averle annullato anche un match-point.
Successivamente alla russa arrivò la statunitense Serena Williams a che bissò una doppietta, battendo in finale la bielorussa Viktoryja Azaranka nel 2013 e l’italiana Sara Errani nel 2014. L’anno successivo ritornò al successo Marija Sharapova, battendo in finale la spagnola Carla Suárez Navarro.
Nel 2016 vinse Serena Williams superando Madison Keys.
Nel 2017 e nel 2018 vinse il torneo l’ucraina Elina Svitolina superando in entrambe le occasioni Simona Halep.
Nel 2019 la vittoria andò a Karolína Plíšková, che sconfisse in finale Johanna Konta.
Nel 2020 vinse Simona Halep, battendo in finale Karolína Plíšková.
Lo scorso anno a vincere il torneo capitolino è stata la polacca Iga Świątek, che ha battuto in finale la bielorussa Aryna Sabalenka con il punteggio di 6 – 2, 6 -3.
Le vittorie italiane nel singolare maschile del torneo sono sei.
La prima risale al 1933, quando il genovese Emanuele Sertorio sconfisse in finale il francese André Martin-Legeay.
L’anno successivo vinse Giovanni Palmieri, dotato di uno dei migliori rovesci del suo tempo, nella prima delle tre finali italiane in singolare maschile contro Giorgio De Stefani.
Nel dopoguerra fu il milanese Fausto Gardini a fare gioire i tifosi italiani, che nel 1955 vinse in finale contro il connazionale Giuseppe Merlo, considerato l’inventore del rovescio a due mani, costretto al ritiro per crampi sul punteggio a suo favore di 6-1, 1-6, 6-3, 6-6.
Giuseppe Merlo perderà anche la finale del 1957 contro Nicola Pietrangeli.
Dopo il bis di Nicola Pietrangeli a Torino nel 1961, ci fu un unica vittoria azzurra a Roma, quella di Adriano Panatta nel 1976, che sconfisse in finale l’argentino Guillermo Vilas in quattro set.
Le affermazioni italiane in doppio maschile sono quattro:
Alberto Del Bono e Giorgio De Stefani, rispettivamente nel 1931 e 1932, entrambi con il britannico George Patrik Hughes (detto Pat),Giovanni Palmieri, con l’irlandese Rogers nel 1934 e Omar Camporese, con il croato Goran Ivanisevic nel 1991.
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