A meno di una settimana dal termine del torneo di Roma si entra già nel vivo del più importante appuntamento sulla stagione del mattone tritato: Parigi 2019, Roland Garros. Ieri sono usciti i sorteggi del tabellone dal quale mancheranno due top ten: il numero 10 John Isner – che non potrà partecipare a causa dell’infortunio al piede subito in finale a Miami contro Roger Federer – e il numero 8 Kevin Anderson, che ha scelto di saltare la stagione su terra per poter recuperare il fastidio al gomito ed essere al meglio per la stagione verde che lo ha visto lo scorso anno arrivare in finale battendo proprio lo svizzero in semifinale in un estenuante tie break a Wimbledon per poi arrendersi in finale contro l’attuale nr.1 del ranking Novak Djokovic. A queste importanti assenze si aggiungono anche Raonic (17), Rublev (76) e Tomas Berdych (100), ai quali si deve aggiungere in una dichiarazione dell’ultim’ora anche l’imprevedibile australiano Nick Kyrgios, che dopo essere stato squalificato a Roma per il lancio di una seggiola (con multa di 20.000€ e l’annullamento dei punti guadagnati nel torneo) ha pubblicato tre giorni fa (21 maggio) sui social delle pesanti affermazioni sull’Open francese, che col facile senno di poi hanno funto da presagio a questo ritiro, anche se le motivazioni ufficiali sono una forma influenzale.
Come prevedibile, per ogni slam non esistono percorsi facili, ma il favorito – anche in termini di pura fortuna – sembra sempre l’11 volte campione di Parigi Rafael Nadal: il suo percorso infatti lo vede qualificato nei primi due turni per sfidare – salvo sorprese – Nishikori o Medvedev nei quarti e Federer o Tsitsipas in semifinale: Tsitsipas che la tigre di Manacor ha già affrontato due volte nelle ultime settimane, la prima a Madrid, sfida che ha perso contro il greco e la seconda a Roma, nella quale si è preso la rivincita. Non molto differente, anche se più difficoltoso il percorso di Novak Djokovic che a differenza dello spagnolo dovrà disputare fin dai primi due turni, ma le sfide impegnative cominceranno ai quarti, nei quali – con il sempre doveroso condizionale – dovrebbe affrontare Fognini o Zverev e nei quarti Thiem o del Potro. L’italiano (che compie gli anni oggi, ndr) dopo il successo a Montecarlo e il terzo turno a Roma, ha saltato il torneo di Ginevra nel tentativo di recuperare l’infortunio alla coscia che si trascina da diverse settimane, mentre il tedesco – in un momento particolarmente negativo – sta disputando un buon torneo in Svizzera e se arrivasse in un buono stato di fiducia sarebbe un avversario ostico, anche se va detto che Zverev contro i grandi non si è ancora riuscito ad imporre. Vale la pena ricordare che per Fognini è una grande occasione per entrare per la prima volta nella top ten: ad oggi ricopre la posizione numero 11 proprio dietro all’americano Isner (che – come detto – a Parigi non giocherà e gli verranno sottratti 180 punti) e potrebbe essere finalmente la volta buona per tentare il sorpasso e centrare quello che lui definisce un sogno, più che un obiettivo: “ci penso, ma non lo immagino come un obiettivo, bensì come un sogno che può avverarsi. Questa chance arriva nel momento migliore della mia carriera, può giocarmi a favore o contro”.
Il minimo posto utile per tentare di raggiungere questo sogno sono gli ottavi, anche se si dovrà comunque guardare ai risultati di altri atleti (il russo Khachanov su tutti). Per quanto riguarda le ipotetiche semifinali del serbo, si tratterebbe certamente di una sfida molto difficile: che Djokovic incontri Thiem – che trova sulla terra rossa i propri colpi migliori – o che incontri il redivivo Del Potro – che lo ha fatto seriamente tremare a Roma – sarà un passaggio cruciale nel tentativo di ottenere il Grande Slam. Il tabellone di Roger Federer è invece costellato dalle stelle italiane: primo turno Sonego, terzo Berrettini, quarto Cecchinato o Schwartzman e nell’ipotetica semifinale incontrerebbe Nadal. Lo svizzero dice che si sente completamente recuperato dal leggero infortunio che si è procurato a Roma e che lo ha costretto al ritiro prima della sfida con Tsitsipas e – anche se la sua ultima stagione sulla terra risale al 2015 – conferma di avere buone sensazioni, con qualche riserva: “mi sento completamente recuperato – racconta Federer a un evento promozionale Moet & Chandon – e so che le aspettative nei miei confronti sono molto elevate, anche se cerco di non alimentarle, perché non sarà semplice. In ogni caso cono soddisfatto delle sensazioni avute a Madrid e Roma”. Per lo svizzero è arrivata oggi anche un altra grande soddisfazione che lo coinvolge direttamente: la Laver Cup creata da lui e il suo manager Tony Godsick ha trovato un accordo con l’ATP ed entra a tutti gli effetti a fare parte del suo calendario: il Re del tennis comincia già a ottenere vittorie anche per la sua futura carriera post-ritiro.
Ecco il tabellone completo (diviso in quarti):