Test antidoping: i dati del 2014

E' stata notizia di mattina la pubblicazione da parte dell'ITF dei dati sui controlli antidoping dell'anno 2014.

E’ stata notizia di mattina la pubblicazione da parte dell’ITF dei dati sui controlli antidoping dell’anno 2014. Sono emerse molte situazioni diverse sia nel numero di controlli subiti da ciascun giocatore e sia il momento in cui sono stati fatti i rilevamenti (durante o fuori del torneo).

Tra gli uomini salta all’occhio di come tutti i Top 10, come è giusto che sia, abbiano ricevuto il numero massimo di controlli, anche se le eccezioni non mancano. Gli spagnoli Rafael Nadal, David Ferrer, Kei Nishikori e Grigor Dimitrov hanno subito meno controlli dei colleghi altolocati. Per il maiorchino la ragione è presto spiegata: la sua assenza dai campi per buona parte della stagione scorsa (da Wimbledon fino al Master di fine anno) è il motivo principale di questa sua “disparità” di trattamento.

Come detto, i controlli effettuati sono stati di due tipologie differenti: la prima, la più classica, riguarda il controllo post-prestazione, o comunque all’interno del torneo, mentre la seconda tipologia di controlli può essere richiesta al giocatore, ovviamente senza preavviso, in qualunque momento e in qualsiasi parte del mondo essi si trovino. A seconda della tipologia che si effettua vengono prelevati rispettivamente campioni di urina o di sangue.
Vampiri alla 06.25 del mattino!!! #porcodiaz pic.twitter.com/h3GdySO806

— Fabio Fognini (@fabiofogna) 10 Settembre 2014
A livello femminile la questione è più curiosa. Infatti le prime due tenniste del mondo, Williams e Sharapova, hanno ricevuto addirittura meno controlli delle altre Top 10. Infatti l’americana e la russa hanno dovuto eseguire tra i quattro e i sei controlli all’interno di tornei e più di sette (valore massimo) al di fuori. Come se non bastasse c’è anche il caso di tenniste di alto livello che l’anno scorso non hanno dovuto sostenere alcun controllo fuori dalle competizioni. Stiamo parlando di Gabrine Muguruza, Camila Giorgi e Sabine Lisicki.

Tra gli atleti azzurri il più controllato è stato Andreas Seppi, con il massimo in entrambe le tipologie. Segue a ruota Fabio Fognini. Le Chichis, invece, hanno avuto anche loro il massimo dei controlli sia durante che fuori dalle competizioni.

Da molti, questi controlli sono troppo pochi e andrebbero rinforzati sia in termini di periodicità sia di efficacia. Resta di fatto che i sospetti, è solo questo il termine esatto, di doping ad alti livelli rimangono comunque tali, tolte le eccezioni del caso riguardanti episodi appurati dall’ITF (Troicki, Cilic, ecc.). Il fatto che comunque questi controlli siano resi pubblici garantisce una certa che di trasparenza con il pubblico e gli appassionati di questo sport.

I test di tutti i giocatori, qui.

Di Simone Marasi

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