Tomas Berdych è tornato in campo a New York dopo una dura preparazione estiva, eseguita dopo aver risolto il problema fisico all’anca che l’ha perseguitato per tanto tempo, o almeno, così sembrava prima che scendesse in campo: “Non darò valore a questa partita perché ho già fatto molto evitando di ritirarmi. Ho dovuto mettere molta forza di volontà per terminare la partita. È brutto vedere come si presenta di nuovo un problema fisico. Mi fa molto male l’anca, non riesco a guarire, trovo quasi impossibile flettersi e chinarsi.
Questo non ha senso. Ho combattuto molto negli ultimi mesi, mi sono allenato molto duramente tutta l’estate e avevo piena fiducia che avrei raccolto i frutti di quel sacrificio. Sono venuto a New York con serie aspirazioni, forse è per questo che sono particolarmente ferito e le uniche cose che mi passano per la testa sono decisioni drastiche e negative” ha affermato Berdych.
Il ceco ha continuato parlando del suo amore nei confronti del tennis e della voglia di tornare in salute: “Cercherò di calmarmi, non voglio prendere decisioni affrettate. Adoro il tennis, è come una droga. Le sensazioni che provo quando sono in campo non sono paragonabili con niente. Mi piacerebbe essere di nuovo in salute e divertirmi, ma i miei piani futuri sono scomparsi con la sconfitta di oggi”.
Tomas sta prendendo in considerazione le soluzioni per il problema, che potrebbe portarlo anche a mettere fine alla sua carriera tennistica: “Non è realistico pensare di poter giocare di nuovo a un buon livello. Dovrebbe cambiare tutto, la cosa peggiore è che non so cosa posso fare per provare a riprendermi definitivamente, non dipende da me. Un’operazione mi lascerebbe fuori per cinque mesi e mi dicono che la percentuale di successo è pari al 50% e quindi non è una soluzione. È un problema cronico. Il mio stile di gioco ha logorato i miei fianchi. A settembre cercherò di giocare a San Pietroburgo e Zhuhai, poi andrò a Tokyo o Pechino. Molto probabilmente, questo è stato il mio ultimo Grande Slam, ma vedremo cosa succederà” ha concluso Tomas Berdych.