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Us Open, le dichiarazioni di Djokovic: “Ammiro Serena e Venus Williams. Io non potrei mai affrontare mio fratello”

Ha dovuto faticare non poco il numero 1 del mondo Novak Djokovic per raggiungere i quarti di finale degli Us Open 2015. Il serbo ha avuto bisogno di quattro set per avere la meglio su un combattivo Roberto Bautista Agut, ma ha passato davvero un brutto momento quando, in vantaggio di un set e di un break, si è fatto rimontare dal suo avversario. In conferenza stampa, al termine dell’incontro, il numero 1 ha riconosciuto i meriti di Bautista, e ha palato anche del nervosismo che lo ha mostrato alla fine del secondo parziale.

“Bautista ha giocato davvero un grande tennis, e ha meritato di vincere il secondo set. Ero nervoso, ma non ce l’avevo con lui ovviamente. Ero arrabbiato con me stesso, perché non sono riuscito a sfruttare un vantaggio di 4-2 15-40, e ho poi subito 5 game di fila. Io sono un giocatore emotivo, che mostra tutte le sue emozioni, non riesco a  non farlo. Ovviamente in quel momento non era facile, ma sono riuscito a calmarmi e riordinare le idee. Avendo già vissuto situazioni simili, ho sfruttato la mia esperienza e sono riuscito ad uscirne”. “Alla fine del secondo set, probabilmente io sono calato, ma lui ha innalzato tantissimo il suo livello. Lui è un giocatore, un pò come Ferrer, che sfrutta ogni chance che gli offri”.

“E’ sempre ottimo avere un test come questo in uno Slam. Ovviamente, più vai avanti nel torneo più i match diventano complicati. Ora troverò Feliciano Lopez, che è Spagnolo come Bautista, ma non ha il tipico gioco da fondo campo degli iberici. Ha un ottimo slice, attacca bene a rete ed ha uno straordinario servizio. Cercherò di essere pronto”.  Djokovic non perde prima dei quarti in uno Slam addirittura dal 2009: “Sono orgoglioso di aver ottenuto così tanti successi in carriera, e di essere in grado di giocare al meglio nei tornei importanti. Sono stato in grado di tenere un grande livello negli anni, e ho conquistato 9 tornei dello Slam. Continuerò a giocare ficnché avrò questa voglia di competere”.

Sul nuovo tetto dell’Artur Ashe, ha dichiarato: “Credo che siano migliorate alcune cose. Prima di tutto, la vista da fuori. E’ impressionante. E’ grandioso poter essere parte dellì’evoluzione del torneo e del campo, che è ufficialmente il più grande al mondo. Inoltre, è diminuito notevolmente il vento, che non c’è più come un tempo. Ogni Slam ha qualcosa di speciale, e io credo che a New York sia la sessione serale, che ha un atmosfera davvero elettrizzante”.

Nole poi ha risposto ad una domanda sulla rivalità delle sorelle Williams: “La prima cosa che mi viene in mene è come io potrei sfidare mio fratello, cosa che onestamente sarebbe impossibile per me. Io ammiro quello che stanno facendo da tantissimi anni, di come si affrontano sui grandi stadi. E’ strano, lo sappiamo: sono sorelle, vivono insieme e ovviamente si vogliono bene, ma sono molto professionali nel giocare contro anche nelle finali Slam. Chapeu. Anche se io non so se sarei in grado di farlo, credo sarebbe impossibile”.

Giacomo Marchetti

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