È iniziata la seconda settimana di tennis in quel di Flushing Meadows, nel quartiere newyorkese del Queens. A giocarsi un posto nei quarti di finale, sono scesi in campo sul Grandstand Juan Martin del Potro e Dominic Thiem, in un match che, già sulla carta, sembrava essere uno dei più interessanti di giornata.
PRIMO E SECONDO SET – I primi due parziali hanno una sola ed unica protagonista, che ha mandato Thiem sul 2-0 in poco più di un’ora di gioco: l’influenza di DelPo. L’argentino, di un pallore simile a quello che ricorda una statua di cera e febbricitante, ha faticato terribilmente a tenere i colpi in campo e non è riuscito a bloccare l’emorragia degli errori gratuiti, piovuti a catinelle (33, contro i 19 dell’austriaco). Altro dato sconcertante è quello che riguarda il primo vincente per la testa di serie numero 24 del tabellone, che è arrivato dopo ben 61 minuti di partita. Thiem ha fatto il suo, senza avere pietà (sportivamente parlando, come è giusto che sia) per le condizioni fisiche dell’avversario e prendendosi i primi due set con il risultato di 6-1 6-2.
TERZO SET – I farmaci somministrati hanno incominciato a fare effetto, e per la prima volta nel match la torre di Tandil è riuscita ad ergersi sul Grandstand. Dopo un primo game combattuto al servizio con tre turni di vantaggi, DelPo, osservato da vicino dall’ex tennista Mardy Fish (ora giornalista), ha breakkato l’austriaco e in meno di dieci minuti di gioco si è trovato a condurre per 3-0. Dall’altra parte della rete, Thiem è sembrato quasi sorpreso dal risorgimento sportivo dell’argentino e si è disunito, sbagliando esageratamente. Del Potro ha via via acquisito colorito in volto, e ha conseguentemente strappato il servizio una seconda volta nel set alla testa di serie numero 6, chiudendo la frazione sul punteggio di 6-1 in mezz’ora di gioco.
QUARTO SET – È un argentino completamente ritrovato quello della quarta partita, che è iniziata con un break subìto da Thiem nel suo secondo turno di battuta, arrivato anche grazie ad una serie infinita di errori non forzati col dritto da parte dell’austriaco. Nel game successivo, però, Del Potro ha commesso un grave doppio fallo sul 30-30, mandando il classe ‘1993 a break point, trasformato grazie all’aiuto del nastro che ci ha messo lo zampino durante lo scambio. Sul 2-2, in questo folle ottavo di finale, Thiem ha mantenuto il turno di battuta e strappato di nuovo il servizio all’argentino, assicurandosi poi la possibilità di servire per il match. Ma non è stato sufficiente. Pur trovandosi, nell’ottavo game (sul 5-2) a due punti dai quarti di finale, il nativo di Wiener Neustadt si è fatto rimontare, e un DelPo con un’incredibile forza di volontà e osannato dal pubblico a ogni punto conquistato è riuscito a riportare il match sul 5-5, grazie ad un dritto ritrovato che ha sporadicamente toccato velocità incontrollabili. Il game successivo ha portato Thiem ad assicurarsi almeno il tie-break, anche se il match poteva chiudersi prima perchè l’austriaco ha avuto due palle del match sul 15-40 nel dodicesimo game, annullate entrambe con due ace: roba da Del Potro. A quel punto, solo il tie-brek ha potuto mettere fine ad uno dei set più belli ed entusiasmanti del torneo. Juan Martin, trovatosi sul 6-1 dopo un tie-break giocato alla perfezione ha chiuso con un diritto intriso di forza aliena. Si è andati allora al quinto e decisivo set.
QUINTO SET – Nessuno spettatore del Grandstand si sarebbe aspettato di vedere la partita andare al quinto set, dopo che alla fine dei primi due parziali in molti pensavano al ritiro dell’argentino. Ed ecco che allora, lo stadio di Flushing Meadows si è con l’andare del tempo trasformato nella curva della Bombonera, con cori e festeggiamenti più usuali al gioco del calcio. È così iniziato un set che verrà probabilmente mostrato in video a qualunque bambino volesse iniziarsi all’amato gioco, con commento del maestro allegato: “Ecco, un giorno dovrai esser capace di giocare come questi due”. Già dal primo game, Thiem ha cercato di riportare la situazione a quella dei primi due parziali, trascinando DelPo ai vantaggi; non è bastato, e la torre di Tandil è riuscita a passare per prima in vantaggio nella frazione. Tra sublimi colpi di dritto e clamorosi di rovescio, con i tifosi intenti a stropicciarsi gli occhi per ciò che stava accadendo, la stabilità si è mantenuta fino al decimo game (anche se Thiem, nel suo secondo turno di battuta l’ha vista brutta, ed è riuscito ad annullare le tre palle break concesse). Ed è proprio nel decimo game che è accaduto l’imponderabile e il surreale: dopo due scambi forsennati, Del Potro è riuscito a giocarsi il primo match point, che ha cercato di chiudere con un dritto ad una velocità supersonica, però finito ad adagiarsi nella rete. Game ai vantaggi e secondo match point per l’argentino: Thiem, a quel punto, ha commesso due doppi falli. Pubblico commosso e match finito.
A Juan Martin Del Potro il match più incredibile e bello (fino ad ora) del torneo, che giocando da ammalato ha vinto una partita impressionante per intensità e resilienza. È andata in scena la purissima essenza del gioco del tennis.
US Open, quarto turno:
[24] J. M. Del Potro b. [6] D. Thiem 1-6 2-6 6-1 7-6(1) 6-4