Us Open: Cilic sopravvive dopo una battaglia di cinque set. Paire sorprende Robredo, bene Tsonga. Goffin costretto al ritiro

Un grande Andreas Seppi ha impegnato non poco il numero 1 del mondo Novak Djokovic, che ha dovuto faticare per sbarazzarsi del suo avversario. Ha rischiato tantissimo il campione in carica del torneo Marin Cilic, sopravvissuto dopo una battaglia di cinque set contro Kukushkin. Avanzano anche Jo-Wilfired Tsonga, che si è imposto su Stakhovsky, e Benoit Paire, che ha sorpreso Tommy Robredo.

Sopravvive ad una battaglia di cinque set il croato Marin Cilic, campione in carica del torneo. Il croato ha rischiato tantissimo contro il kazako Mikhail Kukushkin, giustiziere di Grigor Dimitrov nel secondo turno. Cilic ha sofferto i colpi potenti e piatti del suo avversario, ed è stato costretto a recuperare un set è un break di svantaggio. Nel primo parziale, Kukushkin si porta due volte in vantaggio di un break, ma si fa sempre rimontare da un Cilic falloso e fuori palla. Si arriva così al tie-break, che vede il kazako issarsi sul 6-4, con due set point: il croato riesce ad annullare il primo, ma non può nulla sul secondo, e cede così il set.

Nella seconda frazione, Kukushkin appare sempre più in controllo del match, comandando gli scambi, mentre il croato è sempre più in difficoltà. Il kazako strappa il servizio al suo avversario nel sesto gioco, ma nel momento di servire per il set, subisce la pressione e perde la battuta. Ancora una volta il parziale approda al tie-break, non prima che Cilic sia costretto a salvare due set point sotto 6-5. Questa volta, ad aggiudicarsi la frazione è Cilic, che domina il tie-break per 7-1. Nel terzo set, Kukushkin accusa il colpo dopo delle tante occasioni sciupate, e il numero 9 del mondo si impone nettamente per 6-3.

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Nella quarta frazione, quando tutto sembra andare al meglio per l’allievo di Ivanisevic, arriva una reazione del numero 56 del mondo, che annulla due palle del doppio break e strappa poi il servizio a Cilic. L’esito più scontato è ancora il tie-break, in cui un Kukushkin risorto schianta il suo rivale per 7 punti a 3, mandando in visibilio il pubblico. Nella frazione decisivo però il russo, naturalizzato kazako, crolla, comprensibilmente dopo i grandi sforzi del set precendetem e lascia la strada spianata per il campione del torneo, che ha la meglio per 6-1.

Benoit Paire sorprende l’ibeirco Tommy Robredo e, dopo un primo set combattuto, passeggia negli ultimi due parziali, vinti con un doppio 6-1. Non fallisce dunque la prova del nove il transalpino, dopo il grande successo su alesi Nishikori, uscendo alla grande da un match complicato, almeno sulla carta, infliggendo la terza sconfitta consecutiva allo spagnolo. Nella prima frazione non ci sono grandi sussulti, e l’unico rimpianto per Robredo è il tie-break, in cui da tre a zero si fa riprendere e sorpassare fino alle 7-3. Tutto failce poi negli ultimi due set per Paire, che vola così ad un insperati, alla vigilia, terzo turno.

Il nome di David Goffin si aggiunge alla lunga lista dei giocatori costretto al ritiro. Il belga, opposto a Roberto Bautista Agut, accusa un problema fisico in vantaggio di due set a uno, ed è costretto ad alzare bandiera bianca. Sarà quindi lo spagnolo l’avversario del numero 1 del mondo Novak Djokovic.

Ottima vittoria per Jo-Wilfried Tsonga. Il transalpino, che ha una grande occasione, visto il tabellone non proprio proibitivo, di andare avanti nel torneo, ha liquidato in tre set l’ucraino Sergiy Stakhovsky, famoso, oltre che per il trionfo su Federer a Wimbledon nel 2013, per le sue dichiarazioni omofobe. 6-3 7-5 6-2 il punteggio finale in favore di Tsonga.


La notte italiana degli Us Open regala ancora sorprese. La più eclatante è quella del francese Jeremy Chardy
. Opposto a David Ferrer, il francese, testa di serie n.27, supera il campione spagnolo, testa di serie n.7, imponendosi in quattro set sull’avversario a suon di vincenti. Alla fine dell’incontro saranno 38, contro gli 11 di Ferrer. A fronte di 55 errori non forzati per il francese contro i 35 dello spagnolo, in deficit più marcato con i punti realizzati.

Sul Louis Armstrong serve il tie-break a Chardy per intascare il primo set (vinto 8 punti a 6). Ferrer, uno che non molla tanto facilmente, si rifà sotto e pareggia i conti (6-4). Ma il copione che le statistiche davano per scritto (la differenza di carriera e di classifica, per dire) viene completamente stravolto. Chardy vince bene il terzo set (6-3) e dilaga nel quarto (6-1). Passaggio del turno centrato.

Per uno spagnolo che esce (anzi due), ce ne è un altro che continua la sua avventura newyorkese. Feliciano Lopez è lo spagnolo anomalo, l’attaccante che fa del serve&volley il suo schema di gioco prediletto, un’eccezione nel panorama iberico dove prevalgono i muscoli da fondo campo. Ma che Feliciano fosse “l’anomalia” spagnola lo si sapeva. Stando alla cronaca, il suo gioco gli ha permesso di imporsi su un Milos Raonic non particolarmente in forma. Il bombardiere canadese non era al 100%, già nel match precedente con Verdasco aveva evidenziato un problema alla schiena che è tornato a farsi sentire anche contro Lopez.

Lo spagnolo, dopo il match ad alto tasso emotivo contro Mardy Fish al termine del quale, come largamente annunciato, lo statunitense ha salutato il mondo pro, resiste alle bordate del canadese, testa di serie n.10, che, perso il primo parziale, sembra essersi rimesso in carreggiata già nel secondo. Ma Feliciano – che annulla tre palle break velenose – resta incollato al set e lo porta a casa al tie break. Raonic, provato nell’animo e nel fisico, continua a lottare per quello che può, ma anche la terza partita è per lo spagnolo testa di serie n. 18.

 

Us Open 2015 – Risultati terzo turno:

B. Paire b. [26]T. Robredo 7-6(3) 6-1 6-1
[9] M. Cilic b. Kukushkin 6-7(5) 7-6(1) 6-3 6-7(3) 6-1
[19] J.W. Tsonga b. S. Stakhovsky 6-3 7-5 6-2
[23] R. Bautista Agut b. [14] Goffin 2-6 5-7 6-3 3-1 rit.
[1] N. Djokovic b. [25] A. Seppi 6-4 7-5 7-5
[18]F. Lopez b. [10] M. Raonic 6-2 7-6(4) 6-3
[27] J.Chardy b. [7] D. Ferrer 7-6(8) 4-6 6-3 6-1

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