Vittorie per Sonego e Sinner che centrano gli ottavi del 1000 monegasco. Out Andrej Rublev

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Gp di Montecarlo, gran doppietta delle Rosse, pardon, Master 1000 di Montecarlo, gran doppietta del Rosso altoatesino e del Cuore Granata torinista. Buone notizie, anzi ottime, provenienti dal prestigioso evento ATP in corso di svolgimento nel Principato di Monaco: Lorenzo Sonego e Jannik Sinner accedono brillantemente agli ottavi di finale del torneo monegasco.

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Per quanto riguarda il piemontese, ripescato come super Lucky Loser al posto dell’infortunato Carlitos Alcaraz direttamente al secondo turno, Sonny ha sconfitto il giustiziere del nostro Luca Nardi, il canadese Felix Auger-Aliassime, con il punteggio di 6-4, 7-5 in 2 ore e 1 minuto di gloria tennistica.

Alla vigilia, non dico che credessi ciecamente alla vittoria dell’azzurro, visto anche i risultati non eccelsi di Lorenzo in questo periodo, ma supponevo che servendo e difendendo molto meglio del giovane pesarese, Sonny avrebbe potuto metterla sul piano della pura garra, terreno dove il buon Felix pare un po’ un gattino bagnato. Così è stato, e grazie anche ad una giornata non eccelsa al servizio,la storia finisce come recita quella famosa canzoncina per bambini, con Auger-Aliassime che se ne torna laggiù nella sua casetta in Canada’.

L’inizio del match per il canadese ricalca un po’ quanto visto nella sfida con Luca Nardi: dominio di servizio e dritto nei turni di battuta. Sonny tuttavia non cede di un millimetro: è un signor difensore che corre come un dannato su tutte le palle fino alla morte, riuscendo a tener botta nei suoi di turni di servizio. Nel nono gioco, l’azzurro approfitta di un passaggio a vuoto del canadese, provato forse dalla difesa ad oltranza dell’italiano e si procura tre palle break consecutive. Alla terza opportunità, il canadese stecca un dritto facile facile, Sonego incassa beato il 5 a 4, va a servire e chiude il primo set per 6-4 in 47 minuti.

Nel secondo parziale, Auger-Aliassime reagisce con veemenza, strappando il servizio a Sonego e portandosi fino al 5-2 leggero, ovvero con un solo break all’attivo. Ma Sonny è Sonny e combatte come un leone ad ogni scambio, mettendo in seria difficoltà il canadese. L’italiano si riprende il maltolto, inducendo l’avversario a sbagliare un facile smash su palla break a suo favore, risalendo infine sino al 5-5. Il canadese, com’è nella sua indole, accusa il colpo e concede altre palle break nel gioco successivo. L’azzurro coglie la pallina al balzo e grazie ad un errore di dritto del nordamericano si issa sul 6 a 5, conquistando il quarto game consecutivo.

Ultimo gioco inadatto per i deboli di cuore con Sonny che va vicinissimo alla vittoria in numerose occasioni, senza mai riuscire ad acchiapparla: Auger-Aliassime annulla tre match point dopo scambi assai tirati, un quarto è annullato da un rimbalzo irregolare del terreno, Sonny a tempo perso affronta e cancella pure due palle break, il quinto match point glielo annulla l’arbitro per un doppio fallo chiamato in ritardo, ma finalmente il sesto match point è quello buono, dopo che il canadese affossa il suo ultimo colpo dell’incontro in rete. L’azzurro festeggia la vittoria indossando la sciarpa del Torino, di cui è tifosissimo sin da bambino.

Con questa vittoria, il torinese torinista, si regala un posto al sole negli ottavi di finale, dove affronterà il francese Ugo Humbert, 14esima testa di serie del torneo, che ha sconfitto in due set il cinese Zhang col punteggio di 6-1 6-4. Il match si prospetta certamente non facile, ma alla portata di questo bel Sonny, coraggioso e indomito, ed anche i precedenti, 2 vittorie per parte, lasciano presagire un esito dell’incontro aperto a qualunque risultato.

Foto Giampiero Sposito

E veniamo ora al nostro Jim Carrey altoatesino nel film “Bugiardo Bugiardo”, ovvero Jannik Sinner, che in conferenza a stampa nei giorni scorsi, aveva dichiarato:” Per me Montecarlo è una specie di allenamento agonistico, spero solo che duri più di una partita. L’obiettivo è arrivare pronto sulla terra del Roland Garros e poi trovare il massimo della condizione fisica per le Olimpiadi”.

Orbene, il povero Sebastian Korda, ha assaggiato oggi l’allenamento agonistico di Jannik il Furioso, che molto generosamente ha lasciato ben tre game all’americano in 1 ora e 15 minuti di mattanza a senso unico: 6-1 6-2 il roboante risultato finale. Le statistiche del match sono piuttosto impietose per il povero San Sebastiano trafitto dal tennis feroce di Jannik: 16 vincenti a 7, 9 gratuiti a 21, 12 palle break a 3, 62 punti complessivi a 40. E sì che l’americano sembrava in palla, sembrava, dopo aver lui preso a pallate la tenera Fokina spagnola nel turno precedente.

Ma ultimamente funziona così, anche per i più forti. Quando incrociano Jannik è come scontrarsi con un Freccia Rossa lanciato a tutta velocità verso la meta, con tasso di sopravvivenza che si approssima allo zero assoluto. Della partita, onestamente non c’è molto da dire, se non sottolineare l’espressione rabbuiata di Sebastian al termine del match: probabilmente questa stesa l’americano non se la sKorda più, tanto è stato dominato dall’italiano. “ Ma come? Non aveva parlato di allenamento?” avrà pensato il figlio d’arte alla stretta di mano finale. Prossimo avversario, il tedesco Struff che si è liberato in due set del croato Borna Coric col punteggio di 7-6 6-1. L’azzurro conduce 1-0 nei precedenti.

E allora, dato che la cronaca è scarna, colgo l’occasione per una breve riflessione sullo Jannik versione mattone tritato. Molta curiosità circondava l’esordio della Volpe azzurra sul rosso, ed a ragione, dato che questa superficie, dati alla mano, è quella meno gradita all’italiano. Rimbalzi irregolari da un lato, necessità di alzare le traiettorie imprimendo più top spin ai propri colpi dall’altro, sono elementi che mal si coniugano al tennis di anticipo e di pressione dell’italiano. Ma Jannik non è più il giocatore della passata stagione, si è trasformato in un tennista temibile.

Fisicamente è migliorato a livello esponenziale, dote che sul rosso, dove il dispendio di energie è elevatissimo, è fondamentale per poter arrivare in fondo ai tornei più duri. Il servizio è diventata un’arma letale, lo ha levato d’impiccio e d’impaccio in momenti difficili di tante e tante partite negli ultimi mesi. E se pensiamo che oggi Jannik ha servito solo col 49% di prime in campo, immaginiamo cosa combinerà agli avversari quando il rendimento del suo fondamentale di inizio gioco sarà normale.

Ancora: rispetto alla passata stagione, Sinner ora varia molto meglio ritmo e schemi di gioco e probabilmente vedremo più spesso Jannik a rete a prendersi il punto per monetizzare la gran mole di lavoro prodotta da fondo. Il rosso favorisce i difensori che sanno remare dai teloni ma ora l’azzurro sa chiudere col naso sulla rete quegli scambi di cui ha ormai preso il controllo, senza rischiare l’ennesimo winner di dritto o rovescio che potrebbe costargli il quindici a sfavore. E già qualcosa in tal senso oggi si è visto, nonostante la brevità dell’incontro con Korda, palle corte comprese.

Al di là di come andrà il torneo di Montecarlo, a tutto ciò aggiungiamo il fatto che oggi il numero due al mondo è più che mai difficile da battere perché dopo la vittoria Slam è diventato lucidamente consapevole della propria forza tennistica, e se non avrà problemi fisici, se non deciderà di tornare a sciare per emulare Alberto Tomba, se non sarà rapito dagli alieni su suggerimento dei suoi avversari, Jannik Sinner in questa stagione sarà certamente protagonista anche sul mattone tritato e uomo da battere in ogni torneo disputato su questa superficie da ora in poi.

Tornando per un attimo alla cronaca dell’evento monegasco, registriamo la sorpresa del giorno: Andrej Rublev, n°6 del Ranking e campione uscente del torneo del Principato, è stato sconfitto dall’australiano Alexei Popyrin, n°46 al mondo, con un doppio 6-4, confermando il pessimo momento di forma che lo accompagna dalla contestata squalifica ricevuta al torneo di Dubai.

Per quanto riguarda gli italiani, avremo dunque ben tre azzurri agli ottavi di finale, con Musetti che se la vedrà con il numero 1 al mondo, il serbo Novak Djokovic. Grande tennis ci aspetta nei prossimi giorni, con la speranza di vedere ancora gli azzurri protagonisti.

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