Wawrinka: “Il mio recupero è difficile perché sento ancora dolore”

Un grave infortunio al ginocchio ha costretto Stan Wawrinka a chiudere la stagione a Wimbledon e a dover riflettere sul proseguo della carriera. La discrezione con la quale il tennista svizzero ha gestito il suo dramma non ne sminuisce le difficoltà. Ne ha affrontato tante e ancora ne sta fronteggiando. All’infortunio si è poi aggiunto un evento vissuto dolorosamente da Stan: la fine del sodalizio con Magnus Norman. In questo scenario poco rassicurante emerge però la figura di Pierre Paganini, che ha fatto breccia tra i mille dubbi di Wawrinka e gli ha trasmesso sensazioni positive, come la consapevolezza di poter tornare a far parte dell’èlite del tennis.

LE DIFFICOLTA’ RACCONTATE DA WAWRINKA – “Negli ultimi mesi ci sono stati momenti nei quali non riuscivo a camminare. Ho convissuto con la depressione: lontano dal circuito, i bisturi, la mancanza della tensione dei tornei. E, in verità, mi sono sentito solo. Quando ho ripreso ad allenarmi ero certo di poter tornare competitivo, ma non potevo immaginare quanto il percorso sarebbe stato difficile. Di frustrante c’è la lentezza. Devo stare costantemente concentrato per evitare di compromettere tutto con un movimento errato del ginocchio. E’ difficile da gestire, anche perché sono stato costretto a ricominciare da zero e avverto ancora dolore”.

LA SFIDA DI STAN – A recupero avviato e con la presenza di Paganini, gli stati d’animo di Wawrinka sono meno cupi. Tuttavia non sarà semplice per un atleta di 32 anni, ritrovare lo stato di forma e il livello di gioco espresso prima dell’infortunio. Ma se c’è una cosa che Wawrinka ha dimostrato in carriera è proprio la capacità di raggiungere i migliori risultati quando nessuno li avrebbe pronosticati. Il finalista del Roland Garros iniziarà il 2018 da numero 9 al mondo. Obiettivo di Stan era la partecipazione agli Australian Open. Queste dichiarazioni lasciano però qualche dubbio sulla presenza di Wawrinka a Melbourne.

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