Wilander tra Djokovic, Nadal e Federer

Nelle scorse ore, prima della finale di Dubai persa contro Federer, in tanti hanno avuto qualcosa da dire a proposito di Novak Djokovic. Tra gli altri, Mats Wilander su Eurosport. “Djokovic è tanto forte che potrebbe diventare meglio di Federer e Nadal. Quando si sente bene è quasi impossibile batterlo. Sia Federer che Nadal hanno dei giocatori contro i quali non amano giocare, a Djokovic invece non interessa”.

Inoltre Wilander ha introdotto il concetto di ‘prevedibilità’ come discriminante tra Djokovic e gli altri due. “E’ come la differenza tra vedere un concerto dei Rolling Stones (Federer e Nadal) e uno di Bob Dylan: con i primi sai già quello che andrai a vedere”. Non è la prima volta che l’ex campione svedese spende importanti parole d’elogio nei confronti del fenomeno serbo.

Un altro che in questi giorni, per ovvi motivi, ha parlato di Djokovic è Boris Becker, suo attuale allenatore, che ha osannato il suo assistito relativamente al piano fisico: “Quando si muove sembra flessibile quasi quanto un ballerino. E’ nato predisposto, ma lavora molto duramente. Questa è la sua combinazione magica”.

Voce infine a Larry Stefanki, ex allenatore di McEnroe e di Andy Roddick. “Djokovic dovrebbe stare nel Circo del Sole. E’ iperflessibile, il suo corpo è perfetto per il tennis. In più, non lascia niente al caso e ammiro la sua meticolosità. Mi piacerebbe avere più gente come lui negli Stati Uniti”.

Incetta di critiche positive e di premi, eccezion fatta per quello di Dubai sfuggito proprio per mano del prevedibile Federer. Scherzi a parte: le parole pronunciate da Becker, Stefanki e anche Wilander (seppure a tratti velate di intenti polemici), non fanno altro che confermare le doti eccezionali di un grande campione come Novak Djokovic, capace da anni di inserirsi a pieno titolo nell’eterna rivalità tra Federer e Nadal.

Exit mobile version