Zeballos sul doppio: “Top 10 di specialità guadagna come top 40 in singolo”

Horacio Zeballos è uno dei tennisti simbolo del movimento argentino degli ultimi anni. Ospite di un podcast, organizzato su Youtube da Set Tenis, il giocatore sudamericano tocca vari argomenti inerenti al doppio, specialità su cui ha puntato tutto da circa un anno e mezzo.

Relativamente alla decisione di abbandonare il singolo per concentrarsi esclusivamente sulla specialità di coppia, il 34enne di Mar del Plata afferma: “È stato uno dei momenti più difficili della mia carriera. Sappiamo tutti che il doppio, sotto il profilo economico, garantisce molto meno del singolo, ma sapevo anche che avrei potuto fare bene ed essere essere ai vertici. Se ti trovi in top 5 o in top 10 puoi generare un ottimo reddito, simile a quello che guadagna un top 40 in singolare, che è stato più o meno il mio best ranking. Mi sono sempre piaciuti i doppi e sinceramente, per me era diventato molto difficile giocare e lottare nei Challenger, viaggiando così tanto. Mi sono davvero goduto la mia carriera da singolarista e ho dato tutto quello che avevo, ma non avevo più la stessa energia e lo stesso desiderio. Adesso ho la priorità di divertirmi di più con la famiglia e stare di più a casa“.

Il vincitore dell’Atp di Vina del Mar nel 2013 evidenzia l’importanza dei doppi di Coppa Davis e indica pro e contro della specialità: “I doppi sono sempre stati fondamentali in Davis, ma ora sono diventati il ​​33,3% della serie, quindi lo rendono molto importante. È eccezionale, gli dà più valore. Ora l’Argentina può contare su buoni doppisti: González, Molteni, Duráno. Sulla coppia più temuta nel tour dico che ce ne sono tante. Ho perso contro tutti e ho vinto tutti. Ogni partita è molto equilibrata, il formato ha inciso molto sull’andamento dei match. Se raggiungi il 40 pari, tutto si decide in un punto, così come il supertiebreak“.

Sebastiano De Caro

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