AUSTRALIAN OPEN
Torneo maschile: nell’edizione dell’Open di Australia che era stata inaugurata dai guai giudiziari di Novak Djokovic con il governo australiano la scena alla fine è stata presa da Rafael Nadal, capace di vincere il suo secondo Australian Open all’età di 35 anni contro ogni pronostico. Il successo di Nadal è ancora più incredibile se si considera che in finale si era ritrovato sotto di due set e di un break contro Daniil Medvedev, uno dei giocatori più forti degli ultimi anni sul veloce. Il russo, però, non è riuscito a dare il colpo di grazia alla partita e Nadal, che come sempre non ha pensato nemmeno per un secondo alla resa, ha costruito punto dopo punto una rimonta insperata e si è regalato la gioia del ventunesimo successo Slam della sua straordinaria carriera.
Torneo femminile: La competizione femminile è stata ricca di sorprese, sia in negativo che in positivo, ma in questa occasione è interessante ricordare due episodi in particolare. Da una parte, l’impronosticabile cavalcata di Danielle Collins fino alla finale del torneo, poi persa contro la beniamina di casa Ashleigh Barty, dall’altra, la brutta sconfitta di Garbine Muguruza (n. 3 del seeding) al secondo turno contro la francese Alizé Cornet.
ROLAND GARROS
Torneo maschile: La partita più assurda della scorsa edizione del Roland Garros è stata sicuramente quella tra Gilles Simon e Pablo Carreno Busta. Il francese, che aveva preso parte allo Slam parigino con l’unico obiettivo di mettere fine alla sua carriera professionistica su un palcoscenico d’eccezione, ha giocato un primo turno straordinario e ha superato dopo 5 set di battaglia lo spagnolo, testa di serie numero 16 del tabellone. L’addio al tennis è stato solo rimandato di qualche giorno ma per Gilles il ricordo non può che essere positivo.
Torneo femminile: Nel torneo femminile la più grande sorpresa della manifestazione porta la firma di Martina Trevisan. La tennista azzurra, infatti, è riuscita a spingersi fino alla semifinale del Roland Garros, poi persa contro la statunitense Coco Gauff, grazie a una serie di prestazioni sempre più convincenti e all’incredibile uscita di scena al primo turno della tunisina Ons Jabeur (n. 6 del seeding). Dopo questo exploit l’atleta italiana non è riuscita a ripetersi in tornei di uguale prestigio, ma le due settimane da favola di Martina restano comunque uno degli highlights della scorsa stagione.
WIMBLEDON
Torneo maschile: Tra le sorprese della contestatissima edizione di Wimbledon 2022 non si può non citare Maxime Cressy, che, con il suo stile di gioco old school basato sul serve and volley, ha fatto fare agli appassionati di tennis un tuffo nel passato. A pagare le conseguenze dei continui attacchi di Cressy è stato Felix Auger-Aliassime, sconfitto contro ogni pronostico dal venticinquenne americano.
Torneo femminile: L’upset più eclatante, però, è quello che ha sconvolto il tabellone femminile. Sull’erba londinese, infatti, Alizé Cornet ha clamorosamente interrotto la striscia di 37 vittorie consecutive della numero uno del mondo Iga Swiatek, imponendosi sulla polacca in due set a senso unico (6-4 6-2) nel terzo turno. Quella sconfitta, però, non ha lasciato particolari scorie nella mente della Swiatek che, dopo pochi mesi, si è rifatta con gli interessi trionfando allo US Open per la prima volta in carriera.
US OPEN
Torneo maschile: Chiudiamo il nostro viaggio nel 2022 con altre due sconfitte impronosticabili, una per il tabellone maschile e una per il tabellone femminile. La prima è quella che è stata inferta a Stefanos Tsitsipas dal qualificato colombiano Daniel Galán al primo turno dell’Open degli Stati Uniti. A sorprendere non è solo il risultato ma anche il come questo sia maturato; il greco, infatti, non è mai stato neanche lontanamente in partita e nei primi due set è stato letteralmente dominato dal suo avversario. Una brutta batosta per il greco che, dopo un grande 2021, non è riuscito a essere sempre continuo e convincente nel corso della passata stagione.
Torneo femminile: La seconda clamorosa sconfitta è quella patita, sempre al primo turno, da Simona Halep contro la giovanissima ucraina, n. 125 del mondo, Daria Snigur, un ko che suona come un allarme rosso per la tennista rumena; che sia l’inizio del definitivo declino? Per rispondere a questa e a tante altre domande non resta che attendere il 2023.