Arantxa Sanchez: se il successo non è per sempre

Come altri prima di lei, l’ex numero 1 al mondo spagnola ha vissuto un ritiro dalle competizioni burrascoso: l’allontanamento dalla famiglia, un matrimonio difficile, i problemi con la giustizia. E ora rischia di perdere tutto.

IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA – E’ una storia già sentita. Campioni, persone dalle doti straordinarie dentro a un rettangolo di gioco – che si tratti di tennis, calcio, basket… –, che fanno la loro fortuna sfruttando il loro talento; una volta che tutto ciò è finito, però, si ritrovano catapultati in una vita mai vissuta prima, con i problemi delle persone comuni e la grossa responsabilità di gestire un patrimonio a molti zeri. Circostanza che, se affrontata nel modo giusto, può garantire una vita senza preoccupazioni, ma che può anche trasformarsi in un incubo.

L’INCUBO DELLA SANCHEZ – Aranzazu Sanchez si ritirò nel 2002, dopo lunghe rivalità con alcune delle tenniste più forti di sempre, Steffi Graf e Monica Seles, con 4 Slam conquistati e 12 settimane trascorse da n. 1 del mondo. Nel 2008 il matrimonio con Josep Santacana, da cui ha due figli: l’inizio della fine per l’ignara Arantxa. Il legame con il marito la spinse, inizialmente, a rifiutare la proposta dei genitori di un accordo prematrimoniale mirato alla protezione dei suoi guadagni. Da allora la rottura con la famiglia si fece sempre più profonda. L’ex tennista pubblicò, nel 2012 d’accordo con il marito, un libro con il quale accusava i genitori della cattiva gestione del suo capitale; di conseguenza, il giorno del funerale del padre, venne esclusa dalle esequie.

L'ex  tennis Arantxa Sanchez Vicario

Nel frattempo, viene dichiarata colpevole di evasione fiscale, per aver spostato il suo patrimonio nel paradiso fiscale di Andorra la Vella durante i giorni da professionista. La sanzione è di oltre 5 milioni di euro, ma viene garantita dal Banco di Lussemburgo, a cui, in passato, la Sanchez aveva affidato la sua fortuna. Ora, però, è proprio la banca lussemburghese a chiedere il risarcimento alla spagnola, colpevole di non aver mai restituito il denaro frodando i creditori, aiutata in ciò dal marito (non nuovo ad affari di questo genere). In aggiunta, dopo essersi appropriato di tutti gli averi di lei (compresi i trofei vinti), Santacana ha richiesto il divorzio e la custodia dei figli. Così Arantxa rischia la custodia cautelare in attesa del risarcimento del debito, pari a 10 milioni di euro, e di perdere quello che rimane della sua famiglia.

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ALTRI CASI NELLO SPORT – Come detto in precedenza, il suo non è il primo caso di sportivi caduti in basso dopo il ritiro dalle competizioni. Per ricordare qualche esempio eclatante, Boris Becker, anch’esso invischiato nei debiti per la folle cifra di 37 milioni di euro, oppure Bjorn Borg, i cui problemi hanno avuto origine dall’utilizzo di sostanze stupefacenti. O ancora, George Best, morto nel 2005 per alcolismo, e l’Imperatore Adriano, atterrato dalla depressione per la morte del padre. Per gli individui baciati dalla fortuna che hanno passato i migliori anni della loro vita sullo scenario sportivo internazionale, non è facile rientrare nei ranghi della vita “normale”. Ma ricordiamo che esistono anche esempi di persone che questo cambiamento l’hanno affrontato e dominato, come Ion Tiriac o Antonio Percassi, oggi imprenditori di successo.

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