Wim Fissette, coach della Konta: “Johanna vincerà uno Slam”

Wim Fissette, trentaseienne belga, dall’alto del suo curriculum di successo non era certo ad aspettare che qualcuno lo chiamasse. Ma quando è arrivata la proposta della numero uno britannica, ha intravisto una grande opportunità. “Dall’esterno sembra una giocatrice ambiziosa, una gran lavoratrice dotata di un corpo molto forte”, ha dichiarato Fissette alla vigilia del match valido per i quarti di finale contro Serena Williams.

Il suo rapporto con Johanna Konta ha avuto inizio un paio di settimane dopo la separazione della giocatrice dal precedente coach Esteban Carril. I due hanno passato una settimana molto promettente presso la Mouratoglou Academy di Nizza, che ha fatto capire alla britannica come impostare il nuovo anno. L’inizio è stato molto incoraggiante e, dopo aver perso la semifinale di Shenzen la prima settimana dell’anno, Konta ha eliminato Agnieszka Radwanska per la prima volta in carriera, aggiudicandosi così il prestigioso WTA di Sydney. Da allora ha collezionato una striscia positiva di 9 vittorie consecutive.

“Più la conosco, più mi piace come giocatrice”, ha commentato Fissette alla BBC. “È fisicamente molto forte, ha un gran servizio – di sicuro uno dei migliori tre nel circuito WTA – ed ha grandi colpi da fondo. Credo che non abbia punti deboli, ma credo che possa migliorare in ogni aspetto.”

Quello che più impressiona è che il 2016 sarà un anno difficilmente riproducibile, ma per il momento la britannica sembra essere sulla buona strada. Konta ha infatti vinto nel 2016 il suo primo titolo WTA a Stanford e ha finito la stagione con la sconfitta in finale a Pechino, partendo da una semifinale raggiunta proprio agli Australian Open.

“L’abbiamo visto più volte, sia nel circuito ATP che WTA”, ha detto Courtney Nguyen, scrittrice senior per la WTA. “Un anno ottieni grandi risultati e quello dopo fai fatica a ripeterti. È molto più difficile giocare sapendo di dover soddisfare delle aspettative elevate, sei sotto pressione. Ma per Johanna non è così, lei fa tutto con calma senza farsi influenzare.”

Questo lato del suo carattere è stato molto importante sia nel superamento della fine del rapporto col suo ex coach che, situazione anche più grave, nell’elaborazione del lutto per la morte prematura del suo mental coach, tassello fondamentale del suo team di lavoro che le ha permesso di scalare rapidamente la classifica.

La venticinquenne britannica si sta dunque guadagnando le attenzioni da parte dei media di tutto il mondo. Ma questo non sembra preoccuparla molto. Anzi, Johanna pare sempre più sicura di sé, in campo e fuori.

Ma tutto questo sarà sufficiente per superare l’enorme scoglio rappresentato da Serena al loro primo incrocio? Molte tenniste in passato hanno perso partite come questa nella loro testa ancora prima di scendere in campo. Ma Johanna è diversa e, molto genuinamente, crede di potercela fare.

Nessuna altra giocatrice può essere paragonata a Serena, ma così come la Konta non è stata intimidita dalla sorella Venus – con cui ha vinto 2 dei 3 incontri disputati – difficilmente lo sarà anche in questa semifinale.

A proposito è interessante ripensare alle prime parole di Fissette: “La prima volta in cui lei disputò un match contro una giocatrice che allenavo io – Victoria Azarenka in Cina – fui molto colpito dal suo atteggiamento. Mostrava rispetto per l’avversaria, ma era lì per vincere la partita. Scese in campo con la convinzione di poter battere una top player come Victoria. E questo lo vedo ancora adesso. Credo che verrà un giorno in cui Johanna vincerà un titolo del Grande Slam”.

Che quel momento sia finalmente arrivato?

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Fonte: www.bbc.com

Riccardo Costarelli

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