Australian Open 2024, finale intercontinentale: Qinwen Zheng raggiunge Aryna Sabalenka all’ultimo atto del torneo

L’Australian Open 2024 ci ha regalato sin dal suo inizio molteplici sorprese; basti pensare all’uscita dal torneo impronosticabile e precoce della numero 1 del mondo. Nella mattinata italiana si svolge la prima semifinale sulla Rod Laver Arena: da una parte la campionessa in carica, la tigre bielorussa che non ha ancora perso un set dall’inizio del torneo, Aryna Sabalenka; dall’altro, la giovane promessa statunitense che sulle spalle ha già un major, vinto proprio a casa sua lo scorso anno, Coco Gauff. Una finale anticipata direbbero in molti – soprattutto per l’assenza di teste di serie nella parte alta del tabellone – ma anche un’opportunità di rivalsa per Sabalenka, data la sconfitta durante l’ultimo scontro diretto contro Gauff, avvenuto proprio a New York lo scorso agosto.

La voglia di lottare della classe 2004 è palpabile, ma lo è anche la pressione data l’avversaria che ha di fronte. Il primo set è difatti equilibrato e il suo epilogo non può che avere luogo con un tie-break. Il muro Coco è difficile da sfondare, ma le seconde al servizio sono troppo deboli e la maggior parte dei vincenti della bielorussa derivano proprio dalle difficoltà della statunitense che le impediscono di essere incisiva. Aryna gioca come al solito: prime a 190 km/h e vincenti che spiazzano l’avversaria, la quale regge fino al 6-6 ma cede già dall’inizio del tie-break, momento in cui Sabalenka arriva facilmente sul 5-1. Il primo parziale se lo aggiudica dunque la tennista con più esperienza, potremmo affermare dalle statistiche, la quale ha già provato le sensazioni di una semifinale a Melbourne. Durante il secondo parziale, Gauff fatica già durante il primo game in cui deve annullare due palle break. Fino al 4-4 l’equilibrio è il protagonista del set, nonostante le palesi difficoltà di Gauff a contrastare la potenza della bielorussa. Sbagliano molto entrambe, soprattutto in lunghezza. Probabilmente i molti match giocati in doppio da Gauff la aiutano nel gioco a rete, costellato in ogni caso da errori banali. Anche Sabalenka è un’ottima doppista, ma preferisce puntare di più sulla potenza, principalmente nei momenti cruciali del match; è infatti così che riesce a strappare il servizio all’avversaria, portandosi sul 5-4 e guadagnandosi facilmente un match Point, annullato prontamente da Gauff che non riesce a fare lo stesso col secondo. Non si ferma, dunque, la corsa di Aryna Sabalenka, che elimina Coco Gauff col punteggio 7-6(2), 6-4 ed è ora ad un solo match dalla difesa del titolo. La n. 2 del mondo fa 13 vittorie da imbattuta in Australia, rispetta il pronostico dopo 1 ora e 40 minuti di alti e bassi – forse il match più lungo giocato da Sabalenka durante questo Australian Open – e si aggiudica la terza finale negli ultimi 5 Slam giocati, la seconda consecutiva a Melbourne.

La semifinale seguente, che ha visto protagoniste le sorprendenti Dayana Yastremska e Qinwen Zheng, è durata poco più della precedente. Anche qui la superiorità di una delle due è netta ed evidente. Nonostante la statistiche generali del match incoronino Yastremska, Zheng riesce a conquistare 2 break in più dell’avversaria, e sono proprio questi che le garantiscono un posto in finale a Melbourne col punteggio 6-4, 6-4. La cinese è la seconda nella storia del suo Paese a raggiungere la finale dell’Australian Open, 10 anni dopo Li-Na. Dayana ha pagato le fatiche accusate nei turni precedenti e, dopo una buona partenza, ha ceduto. Grazie a questa vittoria e alla finale conquistata, Qinwen Zheng varcherà la soglia della Top 10, posizionandosi al settimo gradino della scala mondiale.

La finale di sabato vedrà opposte, dunque, la campionessa in carica che non ha ancor perso un set dall’inizio del torneo e la sorpresa Zheng, che ha fatto il pieno di benzina e appare sempre più in forma. Riuscirà la cinese a seguire le orme della sua connazionale? O Sabalenka confermerà il titolo e vincerà il suo secondo major in Australia?

Melania Malavenda

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