Australian Open: le dichiarazioni di Azarenka, Ivanovic, Makarova e Strykova

Victoria Azarenka, lo schiacciasassi che infila set e lascia poco o niente alle avversarie. Victoria che sembra tanto quella che a Melbourne ha già vinto due volte, la sola possibile rivale per Serena. Ana Ivanovic che, invece, saluta gli Australian Open cedendo alla Keys al terzo set di un match che mai come altri l’ha messa alla prova psicologicamente dopo che il suo allenatore, Nigel Sears, si è sentito male in tribuna. E ancora, Strykova che supera la numero 3 del seeding, Gabine Moguruza, Karolina Pliskova che rimane ancora imbrigliata nella “maledizione” dei tornei major e viene battuta da un’Ekaterina Makarova che, al contrario, sul blu australiano si esalta.

Non sa rispondere alla domanda sul perché ci sia questo straordinario feeling, di certo c’è che Ekaterina è veramente felice di essere in Australia, dove, dopo una lunga sosta per infortunio successivamente agli Us Open, è tornata a giocare ritrovando le belle sensazioni dello scorso anno, “e voglio rimanere qui quanto più a lungo possibile”. Il prossimo ostacolo è Jo Konta; Makarova, intervistata a fine match con Pliskova, si dice pronta. Konta, ricorda la giocatrice russa, sta giocando bene in questo inizio di stagione, è aggressiva, un’avversaria davvero tosta. Ma se si parla di tabellone e si fanno progetti su quanto lontano, viste anche le defezioni importanti, possa andare, Ekaterina tira il freno a mano: “Un incontro per volta, ora penso all’avversaria che dovrò affrontare”.

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Barbora Strycova firma l’impresa di giornata, “Che cosa è andato bene oggi? Penso tutto. Ho servito molto bene , sono riuscita a fare il mio gioco, a stare profonda. E con Garbine non è semplice perché lei gioca forte e profondo. Credo che oggi non fosse nella sua giornata migliore, io sentivo bene la palla e ho colpito bene”.
Ad aspettarla al quarto turno, Victoria Azarenka che due anni fa la eliminò proprio dagli Australian. Che cosa potrà inventarsi per riuscire a superarla? “Be’, ho perso con Garbine a Tokyo e questa volta ho vinto io. Quindi scenderò in campo fiduciosa, devo giocare il mio tennis migliore, variando i colpi e giocando punto a punto. Ma Victoria è molto, molto brava. L’ho vista colpire molte palle ieri, e lo ha fatto molto bene. Ma non sappiamo cosa possa succedere”.

Victoria Azarenka che è apparsa decisamente in forma, carica e centrata come non mai. Contenta, ha detto al sito ufficiale degli Australian Open, di aver curato e migliorato molto l’aspetto mentale del suo gioco, concentrando la sua attenzione su quello che deve fare in campo e non su una chiamata sbagliata di un giudice. “Sono contenta di come sto giocando” commenta, al di là del record (incontri vinti per 6-0, 6-0 in tutti gli Slam) e al di là dei giochi, pochi, persi per strada. Concentrata sull’obiettivo, dice, incontro dopo incontro.

E, infine, Ana Ivanovic. Analisi precisa: “Ho giocato bene, il primo set in particolare, e l’ho vinto. Nel secondo Keys è tornata alla carica, con un gioco veramente potente. Ha servito molto bene, molte prime palle. E questo ha fatto la differenza nel terzo set. Ho avuto diverse occasioni, ho provato in tutti i modi a vincere. Ma, alla fine, ad andare avanti è stata lei. Certo, mi dispiace, ma guardo avanti”. Gioco e condizione fisica sembrano esserci.

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