Camila Giorgi e le “prove del nove” che non finiscono mai

A meno di ventiquattro ore da quella che  può considerarsi a tutti gli effetti una piccola-grande impresa, ossia l’eliminazione della numero 26 del mondo con relativo approdo agli ottavi di un Premier, Camila Giorgi vede all’orizzonte profilarsi l’ennesima sfida con una Top ranked; stavolta sarà  la numero 1 del mondo che le contenderà un posto ai quarti di finale di Cincinnati. Va da se che , come sempre, appassionati e tifosi di Cami siano assaliti dai soliti , quasi atavici, dubbi. Quale Giorgi andrà in campo nella serata italiana di oggi? Saprà l’alfiera azzurra porre finalmente un punto esclamativo alla sua peraltro ancor giovane carriera, tenuto conto della italica tendenza alla tarda maturazione ? Dunque, siamo dinanzi all’ ennesima “prova del nove” da affrontare? Stavolta la risposte potrebbero  essere ben diverse dal solito ; questa volta le  risposte sono lì sotto lo sguardo di tutti e vanno cercate proprio nelle ultime “prove” fornite dalla Giorgi. Contro la giovanissima Siniakova , ed ancor più contro una più che temibile Gavrilova,  la sensazione che in campo si andata una Camila molto più consapevole dei propri mezzi si è avvertita come mai prima , chiara e netta.

Non soltanto sono drasticamente diminuiti i doppi falli, la cui nefasta incidenza  si è avvertita nel solo dodicesimo game del secondo set ma, con grande piacere,  si è vista per larghissimi tratti  una Camila  attenta a non gettare via gli scambi, a colpire l’avversaria tenendo, finalmente,  conto dei suoi punti deboli; una Giorgi  non più tesa ad interpretare i piedi in campo solo ed unicamente come una rampa  di lancio per missili! In campo vi è stata una Giorgi anche, e  sorprendentemente,  fredda, cinica  , quindi pronta a cogliere le opportunità di portare a sé l’inerzia del match quando contava davvero. Le occasioni sciupate nel secondo parziale di ieri non hanno infatti offuscato la sua lucidità e prontezza   nel costruire e concretizzare quelle avute nel terzo . La risposta che sentiamo di dare oggi  ai tanti interrogativi sul talento azzurro è che Camila  sta semplicemente maturando; al di là di tante “prove del nove” che la nostra dovrebbe affrontare e superare . Il suo percorso , il suo peculiare cammino, è destinato ad andare  giocoforza verso l’alto, forte ormai di una serie di esperienze, anche  off-court,  che nella loro negatività stanno contribuendo ad informare una precisa identità.  L’impressione è che la venticinquenne allenata da papà Sergio, la cui presenza è da considerarsi indispensabile per preservarne l’equilibrio,  stia ormai diventando “grande” e che , come fanno i grandi , punti al valore della prestazione quale  suo vero, primario, obiettivo. Proprio per questo nessun traguardo può considerarsi  precluso a priori. Stasera, con  fiducia e serenità, la Giorgi affronterà una non semplice  tappa nel suo percorso di maturazione; una tappa che  molto potrà dire  ma che, di certo, non è da annoverare  tra le vere o presunte “prove del nove”.

Piera Camerlingo

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