Caroline Wozniacki e la maledizione di febbraio

Caroline Wozniacki

Ancora una sconfitta in finale per Caroline Wozniacki. La bella tennista danese, che dopo un periodo di appannamento è finalmente tornata ai livelli che le competono, ha già per due volte sollevato il piatto della finalista, lasciando l’onore del primo premio alle sue avversarie, prima Pliskova e poi Svitolina. Rimangono comunque innegabili i meriti della danese per essere giunta per due volte all’ultimo atto, confermando un ottimo stato di forma in questo ultimo periodo.

STATISTICHE – Arrivano dunque a 19 le finali perse, ancora 6 in meno dei successi ottenuti da Wozniacki durante l’intera carriera tennistica. L’ex numero uno del mondo ha i mezzi necessari per dire la sua nei tornei marzolini di Miami e Indian Wells, dove già in passato si è resa protagonista con un successo (2011) e due finali perse (2010 e 2013). Poi verrà la stagione sulla terra rossa, che non ha mai amato cozzando con le sue caratteristiche di gioco, ma dove potrebbe dare continuità di risultati almeno in termini di piazzamento. La stagione di Caroline è ancora lunga, ma queste chance sull’amato cemento dovrebbero essere colte al volo, avversarie permettendo.

PERSEVERARE NON È DIABOLICO – Del resto se 20 successi dei 25 in palmarés, e due finali Slam, sono arrivati su questa superficie un motivo ci deve pur essere. La “Robottina”, come la definì Gianni Clerici, ha sempre fatto affidamento su una forza mentale difficile da trovare nel circuito femminile, tanto da ricevere l’ingrato nomignolo di Pushniacki, visto l’esiguo numero di vincenti e la sua difesa a tutto campo, con cui trova spesso il punto. Tante le occasioni ancora per la 27enne ed attuale numero 14 del mondo per tornare ai livelli più alti, che, seppur non uguagliando il suo best ranking in vetta al mondo, attualmente vale senz’altro il livello di alcune top 10.

Vedi qui il servizio fotografico di Caroline Wozniacki per Sport Illustrated

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