Circuito WTA: le nuove regole in vigore dal 2019

Anno nuovo vita nuova, recita un vecchio detto famoso, e infatti il circuito WTA, dal 2019, sarà soggetto ad un restyling regolamentare che mette in chiaro alcune questioni spinose, inerenti alle problematiche legate alla gravidanza o agli infortuni pesanti e non solo. In virtù della parità dei sessi, anche le ragazze dovranno convivere con lo shot clock in campo e saranno tenute a rispettare la famigerata regola dei 25 secondi, volenti o nolenti. Ma potranno vestirsi come pare a loro, senza più dover indossare abbigliamenti complementari, quando il freddo o una necessità differente le condurrà verso l’uso del pantacollant, in luogo del più aggraziato vestitino corto. Infatti non sarà più obbligatorio coprire i leggings con un altro indumento, diciamo camuffante. Vediamo ora, nello specifico, cosa cambierà per davvero all’interno del nuovo regolamento femminile.

ASSENZA FORZATA PER MATERNITA’ O INFORTUNIO:

Azarenka col passeggino del figlio Leo
Azarenka col passeggino del figlio Leo

Una giocatrice fuori dal circuito da oltre un anno potrà utilizzare il ranking protetto per 12 tornei complessivi. Se userà il ranking normale, il torneo che giocherà con la classifica reale non sarà conteggiato tra i 12. Il ranking personale potrà essere congelato al massimo 2 volte. In caso di gravidanza la classifica protetta partirà dal giorno della nascita del bambino/a; in caso di infortunio, invece, dall’ultimo torneo disputato. Un’atleta entrata di diritto nel main draw di un torneo Mandatory, che non abbia ancora ripreso a competere nel circuito maggiore, può ritirarsi e giocare, durante la seconda settimana, un evento di categoria 125 K oppure un ITF, fino al rientro definitivo nel circuito. Se una tennista dovesse rimediare zero punti per aver perso un Grande Slam o un Premier Mandatory, a causa del riposo forzato per infortunio o maternità, potrà recuperare il punteggio aderendo (solo col ranking reale) a 16 tornei in cui raccoglierà risultati di ogni tipo, quindi anche eventuali sconfitte al turno inaugurale. In ultimo, ogni giocatrice (escluse le wild card) che si ritirerà prima dell’inizio delle qualificazioni del torneo a cui è iscritta, riceverà comunque il 100% del compenso previsto per la partecipazione al primo turno. Le lucky losers verranno pagate nella seguente maniera: 1) se perdono nella prima partita guadagneranno lo stesso compenso dell’ultimo turno (vinto) delle qualificazioni; 2) se perdono nei turni successivi riscuoteranno, oltre alla somma dell’ultimo match delle qualificazioni, tutto ciò che spetta fino al turno raggiunto, escluso il primo che è già stato assegnato alla giocatrice ritirata.

ABBIGLIAMENTO:

La “tuta pantera” usata da S. Williams a Parigi

Come accennato prima, non sarà più obbligatorio indossare, sopra i leggings, il gonnellino, il vestito o il pantaloncino. La famigerata tuta nera di Serena Williams, ordunque, sarà assolutamente contemplata come abbigliamento regolare e non soggetta ad alcun richiamo.

BAGNO:

Si potrà usufruire dei servizi una sola volta per match, che sia per esigenze fisiologiche o igieniche.

MULTE E PENALITA’ GENERICHE:

I tempi pre-gara saranno conteggiati nella seguente maniera e verranno sanzionati se si supererà: 1) di un minuto il raggiungimento della rete nella fase pre-match; 2) di cinque minuti il riscaldamento consentito; 3) di un minuto lo start-play dell’incontro. La prima violazione costerà un warning, dalla seconda in poi (nello stesso torneo) verranno comminati 250$ di multa. In tutti i tornei Premier saranno posizionati due shot-clock; entro il 2019 ogni evento (International e 125 K inclusi) dovrà prevederlo. Anche per le donne varrà la regola dei 25 secondi: chi la sforerà sarà sanzionata come da prassi consolidata.

Lo shot clock
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