Dopo più di un anno lontana dalla Top 20, Dominika Cibulkova, si riprende i palcoscenici di competenza grazie al successo di Eastbourne della settimana scorsa. La tennista slovacca ha recuperato i punti persi a causa dell’infortunio e conseguente operazione al tallone, subita ormai un anno e mezzo fa.
Il lavoro paga, si sa, e quando le viene chiesto la cosa su cui si è concentrata maggiormente Cibulkova ha detto: “E’ stato tutto. Fisicamente, ho lavorato anche quando ero infortunata, ero in palestra quasi ogni giorno. Ma perdevo partite contro giocatrici da cui non avrei dovuto farmi battere, e a volte è stata dura. Cominci a pensare che vuoi tornare, ma non sei dove dovresti essere, pensi che dovresti avere una classifica migliore. Questo non succede così velocemente, quindi quando ho smesso di pensare a cose del genere e mi sono concentrata solo sul tennis, è arrivato tutto insieme.”
La tennista slovacca sente di giocare meglio ora rispetto a prima dell’infortunio, quando era numero 11 del ranking WTA: “Il tennis è uno sport molto mentale, e ho cominciato a lavorare con un mental coach. Ho cominciato a lavorare con lui prima dell’operazione, e ho visto che mi aiuta davvero. Non è che ci parlo per telefono una volta a settimana e mi dice cosa fare; non è così semplice. E’ un allenamento costante. Abbiamo sessioni di allenamento mentale, e lavoriamo in questa maniera anche col mio allenatore sul campo. E’ qualcosa che mi ha aiutato tanto.”
Un altro fattore che ha contribuito a questa risalita è l’aiuto costante del suo team: “Abbiamo un rapporto umano, non lo facciamo per i soldi. Loro si interessano. Quando siamo ai tornei, andiamo a cena insieme e trascorriamo quasi tutto il nostro tempo libero assieme; ciò è molto buono. Possiamo parlare di tutto perché siamo come una famiglia.”
Attualmente occupa l’ottava posizione della Race. Cosa significherebbe un’eventuale qualificazione alle Finals? “Ora non penso a questo perchè nel 2014 c’ero andata molto vicina e lo volevo troppo. Ero motivata tantissimo e non è successo. Voglio imparare dai miei errori e divertirmi sul campo, quindi non ci penso anche perchè manca tanto tempo.”
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