Flavia Pennetta, una carriera controcorrente

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Flavia Pennetta suona la sua decima sinfonia e lo fa sul prestigioso cemento di Indian Wells. Supera la n.3 del mondo Agneska Radwanska e diventa la prima italiana a vincere un Premier Mantadory. Solo Francesca Schiavone con la vittoria a Parigi ha saputo fare meglio di lei.

di Lorenza Paolucci

Il numero 10 è da sempre  il numero dell’eccellenza, nel calcio è il numero dei fuoriclasse ed è un numero speciale anche per Flavia Pennetta. Il decimo torneo in carriera della 32enne tennista azzurra lo si attendeva da quattro anni ed è una perla: il Premier Mantadory di Indian Wells, che Flavia ha conquistato battendo le più forti, sul cemento americano, tanto per cambiare. Lei che era entrata nella storia del tennis italiano proprio raggiungendo la decima piazza mondiale, prima italiana di sempre, ed ora che è la n.12 WTA vede vicino il suo best ranking che perchè no potrebbe essere anche migliorato.
Ad Indian Wells Flavia ha vinto il primo Premier Mantadory della storia azzurra, secondo torneo più importante del circuito, dietro solo agli Slam, e per il tennis azzurro dietro solo al Roland Garros di Francesca Schiavone. Proprio l’amica e rivale di sempre lo scorso anno nel deserto americano la batteva al primo turno, insinuando nella tennista brindisina la seria ipotesi di un ritiro a fine stagione.
Poi tutto è cambiato, a Wimbledon e soprattutto a New York. I campi americani sono casa sua e proprio li Flavia ha trovato nella calda domenica a stelle striscie l’apoteosi della sua carriera. Nella strada verso la vittoria ha regolato talenti esplosivi come Camila Giorgi e Sloan Stephens, campionesse Slam come Samantha Stosur e soprattutto Na Li . Proprio la rivincita contro la cinese, n.2 del mondo, ha segnato il vero passo verso il trionfo, fotografato nel meraviglioso rovescio lungolinea sul match point che le ha regalato l’apputamento con la storia. La finale contro Agneska Radwanska ha forse deluso le aspettative dello spettacolo, la polacca infortunatasi in finale di match non è stata in grado di fronteggiare una Pennetta solida e sicura, mai vista tentennare.
L’ impresa di Flavia ha scatenato sul web i complimenti illustri di Rafa Nadal e Martina Navratilova, di Tania Cagnotto e Leonardo Bonucci. Solo per fare qualche nome.
Dal ritiro al tetto del mondo, dalla tennista talentuosa ma cuor di coniglio, all’atleta che ora  tira fuori gli artigli nei momenti che contano. La carriera di Flavia Pennetta è sempre stata tutto un controsenso. Tante le occasioni perse da favorita, quando magari ci si aspettava il botto, molti però i traguardi raggiunti quando si pensava fosse ad un passo dal baratro.  La top ten è arrivata quando sembrava oramai le fosse sfuggita, la prima semifinale Slam l’ha conquistata nel momento più difficile della sua carriera, quando nessuno, nemmeno lei, ci avrebbe mai scommesso.
La vittoria di Indian Wells ha dato voce al talento di chi sul cemento ha sempre dimostrato di essere la migliore tra le connazionali. Il prestigio delle avversarie battute ha reso giustizia all’italiana che più di tutte ha collezionato vittime illustri e dimostrato da sempre di tenere testa alle più forti del mondo.
Tutto questo Flavia lo ha fatto superando infortuni e pene d’amore, facendosi scivolare addosso critiche e scomodi gossip.
E’ un piacere vederla così, a 32 anni competitiva e vincente come non mai.
Una campionessa nuova di zecca.

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