Un crollo emotivo in campo a Madrid
La semifinale del WTA 1000 di Madrid ha rappresentato uno dei momenti più difficili nella carriera di Iga Swiatek. Contro una Coco Gauff spietata, la numero due del mondo ha ceduto con un netto 6-1 6-1, incapace di entrare in partita. La campionessa in carica ha mostrato un’inconsueta fragilità emotiva, lasciandosi andare alle lacrime durante un cambio campo, segno evidente di un malessere profondo.
L’atteggiamento sconsolato e la serie interminabile di errori non sono stati frutto del caso. Dietro alla prestazione opaca della tennista polacca si cela un dolore personale: la perdita del nonno, avvenuta pochi giorni prima dell’inizio del torneo. Una notizia riservata, ma confermata dai media polacchi e dal suo team, che ha chiesto rispetto per la privacy dell’atleta. Il giornalista Benoit Maylin ha scritto su X: “Prima di criticare Djokovic e Świątek dopo lo strano comportamento di Novak e l’evidente nervosismo di Iga, va notato che entrambi stanno attraversando un periodo complicato.”
Undici mesi senza titoli e un futuro da definire
La sconfitta a Madrid si inserisce in un contesto più ampio di difficoltà: sono quasi undici mesi che Swiatek non solleva un trofeo, l’ultimo risalente al suo quarto trionfo al Roland Garros. Una stagione finora senza finali e con prestazioni altalenanti, che ha sollevato più di un dubbio sul futuro immediato della polacca.
Nonostante tutto, la tennista ha scelto di proseguire con il programma previsto, confermando la presenza nei tornei di Roma e Parigi, dove difende il titolo in entrambe le competizioni. Tuttavia, si fa sempre più concreta l’ipotesi di saltare Wimbledon e l’intera stagione sull’erba, superficie che non ha mai rappresentato un terreno favorevole per lei.
Secondo quanto riportato dalla stampa polacca e internazionale, Swiatek e il suo team stanno valutando seriamente una pausa dal circuito. L’idea sarebbe quella di fermarsi dopo il Roland Garros, prendendosi del tempo per recuperare serenità e forma fisica, con un ritorno previsto per l’estate americana, in vista degli US Open.
Un momento di transizione per una campionessa
Il momento no di Swiatek è dunque una combinazione di dolore personale, stress accumulato e pressione sportiva. A soli 23 anni, la polacca ha già vinto cinque titoli Slam e vissuto tutte le emozioni che il tennis professionistico può offrire, ma oggi sembra aver bisogno di un respiro profondo, lontano dai riflettori.
In un contesto in cui le aspettative sono altissime, Iga sta cercando di gestire non solo la propria carriera, ma anche la sua salute mentale ed emotiva. In attesa di rivederla in campo con il sorriso e la solidità che l’hanno resa dominante, il mondo del tennis guarda con rispetto e comprensione al percorso di una delle protagoniste più intense e umane del circuito.