Il pagellone del WTA di Cincinnati

[tps_title]11)Garbine Muguruza[/tps_title]

Garbine Muguruza

Periodo nero per Garbiñe Muguruza, che qui a Cincinnati difendeva il titolo dello stesso anno. La spagnola ha perso facendosi rimontare da Lesia Tsurenko, in un match in cui è apparsa sempre poco lucida e poco sicura delle sue armi. Ad appena 11 mesi di distanza dal suo best ranking al numero uno del mondo, Muguruza uscirà addirittura dalla top 10.

VOTO: 3

[tps_title]10) Karolina Pliskova[/tps_title]

Continua la stagione poco positiva di Karolina Pliskova, che qui a Cincinnati vinse nel 2016. Dopo una vittoria convincente su Agnieszka Radwanska, da sempre sua bestia nera, la ceca si è arresa ad Aryna Sabalenka mancando ben due match point. Pliskova è indubbiamente lontana dal suo miglior tennis che l’ha portata al primo posto del ranking appena 13 mesi fa. Attualmente occupa l’ottava posizione, ma nel caso in cui non dovesse riuscire a difendere i quarti di finale agli US Open l’uscita dalla top 10 sarebbe molto probabile.

VOTO: 3

[tps_title]9) Angelique Kerber [/tps_title]

Anche a Cincinnati c’è stato poco da fare per la recente vincitrice di Wimbledon. I miglioramenti rispetto alla scorsa settimana (quando perse nettamente dalla Cornet) si sono visti, ma c’è ancora tanto da fare per puntare in alto, specie in ottica US Open. Dopo una vittoria molto sofferta su Anastasia Pavlyuchenkova, la tedesca si è arresa a Madison Keys, mostrando un tennis molto lontano da quello di Londra del mese scorso.

VOTO: 4.5

[tps_title]8) Sloane Stephens[/tps_title]

Sloane Stephens

Delude Sloane Stephens questa settimana. Dopo la finale di Montréal, l’americana non è riuscita a ripetersi anche in Ohio. La campionessa in carica degli US Open si è arresa ad Elise Mertens, in un match in cui è apparsa poco cinica e deconcentrata. Con un po’ più di attenzione probabilmente avrebbe potuto vincere, ma così non è stato. Per la Stephens usciranno i punti della semifinale dello scorso anno, ma la grossa cambiale da difendere sarà proprio quella degli US Open che si avvicinano sempre di più.

VOTO: 5

[tps_title] 7) Amanda Anisimova[/tps_title]

Anisimova nel match contro Petra Kvitova.

Impossibile non citare Amanda Anisimova, che a soli 16 anni ha raggiunto gli ottavi di finale sfruttando una WC ben spesa dagli organizzatori. La statunitense ha battuto Timea BabosPetra Martic in due set prima di arrendersi alla ben più esperta Elina Svitolina. Grazie a questi buoni risultati, la USTA ha premiato la Anisimova con una Wild Card per il main draw degli US Open, che vinse proprio lo scorso anno ma a livello Juniores. 

VOTO: 7

[tps_title]6) Elise Mertens [/tps_title]

Elise Mertens

Continua a far parlare di sé Elise Mertens, che grazie alla sua costanza è una delle giocatrici con più vittorie nel 2018. Dopo la semifinale a San José persa contro Mihaela Buzarnescu, la belga ha raggiunto i quarti sia alla Rogers Cup che a Cincinnati. La 22enne si è arresa a Petra Kvitova in una battaglia durata quasi 3 ore ma dando ancora una volta prova del suo gran tennis.

VOTO: 7

[tps_title]5) Elina Svitolina [/tps_title]

Cade prematuramente Elina Svitolina, anche se per mano della poi vincitrice del torneo. Dopo un periodo complicato, con le uscite anticipate al Roland Garros e a Wimbledon, l’ucraina sta tentando di riprendersi. A Montréal era stata eliminata da Stephens in semifinale, mentre a Cincinnati è stata sconfitta da Kiki Bertens. Due sconfitte “comprensibili”, ma per andare avanti a New York servirà molto di più, soprattutto considerando la fatica della Svitolina negli slam.

VOTO: 7

[tps_title]4) Petra Kvitova[/tps_title]

Un buon risultato ma senza brillare: in questa settimana Petra Kvitova, ad eccezione della vittoria su Serena Williams, non ha giocato un gran tennis e ha dovuto ricorrere alle sue doti da guerriera per arrivare fino in semifinale. L’estenuante lotta contro Elise Mertens, conclusasi dopo quasi 3 ore, ha palesemente debilitato fisicamente la ceca nel turno successivo. Contro la Bertens, Kvitova ha commesso una valanga di errori nei primi due set, prima di cedere fisicamente nel terzo set. I torneo americani non sono i suoi preferiti, a causa del caldo e dell’umidità, ma quello di Cincinnati rimane un buon risultato.

VOTO: 8-

[tps_title]3) Aryna Sabalenka[/tps_title]

Promossa a pieni voti la giovane Aryna Sabalenka. La bielorussa sta entrando prepotentemente nel tennis che conta, come dimostra la sua prima semifinale in un Premier 5. A Cincinnati ha battuto cronologicamente Konta, Pliskova, Garcia e Keys prima di arrendersi solamente a Simona Halep. Un torneo ad altissimo livello per una giocatrice con ampi margini di miglioramento, ma che sa già essere devastante grazie alla sua potenza e alla sua grinta. A 20 anni Sabalenka è sicuramente uno dei migliori prospetti per il futuro e sarà sicuramente un’avversaria tosta da battere agli US Open. 

VOTO: 8

[tps_title]2) Simona Halep [/tps_title]

Con una vittoria a Cincinnati, Simona Halep sarebbe stata la prima donna a compiere la doppietta Canada-Stati Uniti, e nonostante il match point a favore le cose non sono andate per il verso giusto. Per la romena rimane un ottimo torneo, in cui ha confermato la finale dello scorso anno e ha consolidato ancora di più la sua prima posizione mondiale. Halep sarà certa di rimanere al primo posto del ranking anche dopo la fine degli US Open. A prescindere dalla sconfitta odierna, sul filo del rasoio, a New York Simona sarà probabilmente la giocatrice da battere. 

VOTO: 9+

[tps_title]1) Kiki Bertens [/tps_title]

La scorsa settimana Kiki Bertens aveva ottenuto il quinto posto nel nostro pagellone, grazie alla semifinale ottenuta a Montréal. Questa settimana il primo posto non può che essere suo, dopo il torneo più importante vinto in carriera, non sulla sua amata terra ma su uno dei campi più veloci del circuito. Quattro top ten battute in un solo torneo (Wozniacki per ritiro, Svitolina in due set, Kvitova e Halep in rimonta) compresa una bella vittoria sulla numero uno del mondo, annullandole un match point nel tie-break del secondo set. 
L’olandese vola al 13esimo posto in classifica e al settimo posto nella Race to Singapore. Non avendo tantissimi punti da difendere a fine anno, la situazione si fa davvero intrigante per lei, e il Master può diventare un vero obiettivo da raggiungere in questo 2018 stellare.

VOTO: 10 e lode

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