Il pagellone femminile degli US Open

[tps_title]10) Simona Halep [/tps_title]

Simona Halep

Arriva lo slam e con esso arriva ancora una volta una delusione di Simona Halep. Finale a Melbourne, vittoria a Parigi, quarto turno a Londra e primo turno a New York. Dopo il primo trionfo Slam la romena sembrava essersi finalmente sbloccata, la vittoria a Montréal e la finale a Cincinnati lasciavano presagire un grande US Open, ma così non è stato. A mandare in frantumi ogni previsione è stata Kaia Kanepi, che ha raggiunto i quarti di finale lo scorso anno e gli ottavi quest’anno. Dispiace per Simona, che è chiamata a ricaricare le pile per concludere nel migliore dei modi il finale di stagione.

VOTO: 2

[tps_title]9) Muguruza, Kerber e Wozniacki [/tps_title]

Non possiamo definirci sorpresi da Garbiñe Muguruza, Angelique Kerber e Caroline Wozniacki. Tutte e tre le giocatrici non hanno brillato in questa stagione, ad eccezione di alcuni grandi risultati Slam (vittoria agli Australian Open e a Wimbledon per Wozniacki e Kerber, semifinale al Roland Garros per Muguruza).
I tornei pre-US Open avevano già dato chiari segnali di scarso rendimento, che si è ripetuto in quel di New York. Da tre grandi campionesse come Angelique, Garbiñe e Caroline ci aspettiamo molto di più.

VOTO: 4

[tps_title]8) Elina Svitolina [/tps_title]

Niente da fare, Elina Svitolina e gli slam non vanno d’accordo. Non possiamo dire però che Svitolina sia incostante, anzi: sempre in fondo nei tornei WTA, sempre male nei tornei dello Slam. A fermarla questa volta è stata Anastasija Sevastova, sicuramente in gran forma, ma quello che preoccupa è il modo in cui la sconfitta è arrivata. La forma fisica della tennista ucraina inizia a preoccupare, la perdita di peso negli ultimi mesi è stata vistosa e finalmente anche Svitolina sembra averlo capito. Sarà il suo nuovo fisico a doversi adattare al suo tennis o il suo tennis a doversi adattare al suo nuovo fisico?

VOTO: 5.5

[tps_title]7) Aryna Sabalenka [/tps_title]

Naomi Osaka ha vinto 7 match, ma ha annientato 6 giocatrici. Aryna Sabalenka è stata l’eccezione, l’unica a strappare un set a colei che pochi giorni dopo avrebbe vinto il suo primo Slam in carriera. La forma strepitosa di tutta l’estate americana si è confermata anche nell’ultimo evento più importante dell’anno, dove ha raggiunto gli ottavi di finale. Se non avesse incontrato una Osaka in stato di grazia, probabilmente sarebbe andata anche oltre, ma ci saranno altre occasioni per rifarsi.

VOTO: 7-

[tps_title]6) Carla Suarez Navarro [/tps_title]

Carla Suarez Navarro ci ha insegnato come festeggiare al meglio i 30 anni: battendo Maria Sharapova. Dopo la finale raggiunta in maniera bizzarra a New Haven, sfruttando ritiri e walkover da parte delle avversarie, la spagnola ha mostrato di essere davvero in forma.
Vittorie su Gibbs, Mladenovic, Garcia e Sharapova prima di arrendersi a Madison Keys in due set. Per Carla è il secondo quarto di finale slam in stagione, dopo quello agli Australian Open. 

VOTO: 7

[tps_title]5) Sloane Stephens [/tps_title]

Sloane Stephens

Sloane Stephens ha rimesso in discussione l’espressione “difesa del titolo”: se non affronti esattamente le stesse avversarie dell’anno prima, si tratta di un nuovo torneo, completamente diverso da quello precedente. Constatazione curiosa quella dell’americana, che per ironia della sorte ha perso proprio dalla stessa avversaria dei quarti di finale del 2017. In quella situazione Sevastova aveva perso al tie-break del terzo set, mentre questa volta il match è stato completamente a senso unico a favore della lettone.

VOTO: 7

[tps_title]4) Madison Keys [/tps_title]

Difendere la propria prima finale slam, nel torneo di casa, deve essere un peso non indifferente. Nonostante non abbia raggiunto nuovamente l’ultimo atto degli US Open, ha raccolto un’ottima semifinale, che conferma il buon rapporto tra Madison Keys e i grandi palcoscenici. Dati alla mano, è difficile trovare una giovane con dei risultati così importanti a livello slam come quelli dell’americana.
Madison perderà comunque 4 posti in classifica, scendendo alla 18esima posizione.

VOTO: 8

[tps_title]3) Anastasija Sevastova [/tps_title]

Anastasija Sevastova

Dopo i quarti di finale del 2016 e del 2017, Anastasija Sevastova finalmente è riuscita a fare un ulteriore step, eliminando nettamente la campionessa in carica. La lettone si è arresa solamente a Serena Williams in semifinale, che l’ha letteramente travolta dopo i primi games del match. Senza colpi dotati di eccessiva potenza, Sevastova ha mostrato come giocare bene utilizzando smorzate e intelligenza tattica.

VOTO: 8

[tps_title]2) Serena Williams [/tps_title]

Per la seconda finale Slam consecutiva, Serena Williams di ferma ad un passo dal 24esimo trionfo in un major. A fermarla questa volta è stata Naomi Osaka, autrice di una grande partita nonostante la sua figura sia stata oscursta dal battibecco con Carlos Ramos, il giudice di sedia. Una caduta di stile quella di Serena, che in seguito ad un warning per coaching ha perso il controllo, rubando la scena alla Osaka.

VOTO: 9

[tps_title]1) Naomi Osaka [/tps_title]

20 anni, prima campionessa Slam giapponese nella storia. Solo due titoli in bacheca, Indian Wells e US Open. Nessun torneo minore a livello ITF, niente International, Naomi Osaka è andata dritta al dunque. Sette match giocati praticamente alla perfezione, compresa la finale contro la Williams. La grande performance della Osaka è stata travolta da troppe discussioni che con il tennis c’entrano poco, e il volto della nipponica dopo la vittoria è stato tutto un programma. Vincere uno Slam tra i fischi, seppur rivolti all’arbitro, non deve essere facile. Il suo sogno era quello di giocare una finale in un major contro Serena, e nonostante l’esito le sia stato favorevole, l’atmosfera non era sicuramente quella che sognava. Aver mantenuto la calma in quel contesto merita un riconoscimento, brava Naomi.

VOTO: 10 e lode

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