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Il ruggito di Serena: quarto trionfo a Roma

Finalmente Serena rompe il digiuno, un digiuno che durava da troppo tempo, cioè dalla vittoria a Cincinnati nell’agosto 2015. Da lì, nei successivi quattro tornei che ha giocato, il percorso della n. 1 al mondo è stato costellato da delusioni e brucianti sconfitte, iniziato con il mancato raggiungimento del Grande Slam (con l’ormai epica semifinale agli Us Open contro Roberta Vinci), che aveva indotto molti a pensare a un declino della campionessa.

BATTAGLIA VERA – La Williams partiva ovviamente con i favori del pronostico, apparsa in grande forma, dopo le ultime apparizioni contro Kuznetsova e Begu, ma un’altrettanto brillante Madison Keys si affacciava a sorpresa alla finale come incognita da non sottovalutare.

Il primo set non tradisce la aspettative, rivelandosi una vera e propria sfida a braccio di ferro fra due giocatrici che fanno della potenza il loro marchio di fabbrica. È la più giovane delle due giocatrici made in Usa a partire meglio, grazie a delle percentuali pazzesche al servizio, e ad un break ottenuto sul primo turno di battuta della Williams, che la proiettano sorprendentemente in vantaggio. La Keys infila un ace dopo l’altro, rivelandosi ingiocabile, ma al primo calo di rendimento, Serena trova il contro break, che rimette in equilibrio il punteggio, un equilibrio che verrà interrotto solamente al tie-break. Se lo aggiudica la numero uno del mondo, più abituata a gestire certe situazioni emotive, e brava a trovare i punti importanti nei momenti clou dell’ incontro.

Nella seconda frazione la Keys accusa prevedibilmente il contraccolpo, e vede scappare via la Williams sul 3-0, con la giovane sfidante che paga il fatto di non avere un “piano B”. La n. 1 continua a spingere su ogni palla, incappando in qualche errore gratuito di troppo, che peserà non poco sull’ sito dell’incontro.

7-6 6-3 lo score finale, in favore di Serena, che dopo l’infortunio dello scorso anno, torna padrona del Foro,confermando un trend positivo, che la vede imbattuta sui campi del Foro Italico, dall’ ormai lontano 2010, mentre la Keys si consola salendo alla diciassettesima posizione del Ranking, avvicinando il suo record, quella posizione numero sedici raggiunta dopo la semifinale degli Australian Open del 2015, che aveva fatto conoscere la giovane Madison al grande pubblico.

 

Andrea Mariotti

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