Johanna Konta verso il sodalizio con Michael Joyce, sarà la svolta della sua carriera?

L’ultimo scoop di “radio spogliatoio” dà Johanna Konta vicinissima a siglare un sodalizio con l’americano Michael Joyce ex coah di Maria Sharapova. Joyce è stato negli anni ’90 un buon professionista, la sua fama però l’ha raggiunta più per essere stato “protagonista” del famoso saggio di David Foster Wallace, “The String Theory“, che per le sue prodezze in campo.

JOYCE PUO’ ESSERE UNA MOSSA VINCENTE?  La sua carriera da allenatore invece è decisamente da top player, Michal è stato per sette anni al fianco di Maria Sharapova per poi allenare la connazionale Jessica Pedula. Nell’ultimo anno ha seguito Victoria Azarenka ma solo per un breve periodo, causa la battaglia legale che ha visto la bielorussa in lotta con il padre del suo bambino per l’affidamento del piccolo Leo. Joyce è noto per instaurare sempre rapporti lunghi con le tenniste ed anche ovviamente per gli ottimi risultati, quelli che la 26enne di Sydney cerca per fare finalmente il salto di qualità.

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UN’AUSTRALIANA PER IL TENNIS INGLESE Johanna ha rappresentato nell’ultimo anno un barlume di speranza per il povero tennis inglese da troppo tempo alla ricerca di una nuova reginetta. Lei che poi inglese non lo è nemmeno per davvero: nata in Australia da genitori ungheresi e trapiantata in Inghilterra i suoi si trasferirono in Gran Bretagna per starle vicino dato che la figlia allenava in Spagna il suo sogno di diventare una tennista al pari di Steffi Graff, suo idolo da ragazzina.

Di fatti Johanna inizia la carriera da professionista a tutti gli effetti come giocatrice australiana e solo nel 2012 ottiene il passaporto inglese, il terzo dopo quello ungherese ed australiano. Buon per i sudditi di sua maestà che attendono una campionessa in gonnella dal 1984, dai tempi di Jo Durie e che dopo aver chiuso un occhio sul sangue scozzese di Andy Murray, non avranno problemi ad accogliere tra le loro fila anche Johanna, pur di mettere fine a tanti anni di astinenza. La Konta è stata la prima tennista inglese a sfondare il muro delle top ten, 30 anni dopo la Durie le manca però quel salto di qualità per competere con le più forti e lottare per un titolo Slam.

La scelta del sodalizio con Joyce è sintomo del fatto che Johanna fa sul serio, vedremo se nascerà una nuova reginetta inglese, anche se tanto inglese non è.

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