Karolina Pliskova torna a ruggire, e inizia nel migliore dei modi la marcia di avvicinamento a Wimbledon, conquistando il quinto titolo della sua carriera, il primo su erba, dopo tre affermazioni sul cemento, e una sulla terra battuta.
IL MATCH – Un match combattuto ed equilibrato, che si è deciso su pochi punti cruciali, tutti conquistati dalla Pliskova, che come spesso succede, quando mette in campo la prima di servizio, si rivela ingiocabile, lasciando alle avversarie l’ inerzia dello scambio, sulle seconde palle.
Nel primo set si apre la ceca mantiene agevolmente i propri turni di servizio, e riesce ad ottenere il break che sembra poter essere definitivo, ma la Riske riesce a riportarsi in partita, e ad ottenere tre set point, tutti annullati dalla numero 17 del mondo. Si arriva così al tie-break decisivo, dove la tennista americana si procura altri tre set point, ma come accaduto in precedenza, la Pliskova si rivela più fredda nei momenti importanti, e riesce ad aggiudicarsi il primo parziale, con il punteggio di 10-8, dopo un’ ora di gioco.
Nel secondo set è la Riske a trovare il primo allungo, portandosi in vantaggio per 4 giochi a 2, ma la Pliskova con un piazzale di cinque giochi a uno, scrive la parola fine sulle sorti dell’ incontro, interrompendo un digiuno che durava dal maggio del 2015, e riscattando in parte le delusioni di Roma e Parigi, che l’ avevano vista sempre sconfitta al primo turno
Anche nella giornata di oggi la pioggia si è confermata come grande protagonista del torneo, costringendo gli organizzatori a fare incominciare la finale con due ore di ritardo, e scoraggiando gli spettatori, che hanno lasciato gli spalti parzialmente deserti.
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