La nuova moda del cambio di allenatore

Dopo un 2014 da grande protagonista, con la posizione N.3 nel ranking WTA sigillata dopo la finale alle WTA Championships, per Simona Halep è giunto il momento di cambiare, almeno per quanto dicono le “carte”: la 23enne rumena si è separata da poco dal suo coach Wim Fissette e, per quanto la fine di tale collaborazione potesse apparire strana in virtù degli ottimi risultati raggiunti, la stessa Halep ha tenuto a precisare le circostanze che hanno sancito la fine del rapporto di lavoro con Fissette:” E’ una brava persona, però non sono stata io ad assumerlo, bensì la mia manager Virginia Ruzici. Il suo contratto sarebbe dovuto durare fino allo scorso Roland Garros ma è stato prolungato fino alla fine della stagione. Dopo i Championships semplicemente gli ho comunicato del termine del contratto, tutto qui.”. La scelta del nuovo coach è ricaduta sul connazionale Victor Ionita, che ha lavorato anche con la compagna di Nazionale Sorana Cirstea, con l’aggiunta di un collaboratore speciale nella figura di Thomas Hogstedt, ec tra gli altri anche dell’attuale N.2 del ranking Maria Sharapova. Tuttavia, non solo la Halep ha sentito il bisogno di cambiare guida tecnica nel finire di stagione, con il 2015 alle porte: tra le “ladies” la notizia che più ha scosso il palcoscenico mondiale è stata quella della collaborazione della 18 volte campionessa Slam e leggenda vivente del WTA Martina Navratilova con la forte tennista polacca Agnieszka Radwanska, con il solito Tomasz Wiktorowski che continuerà a fungere da primo allenatore.

La separazione tra Nick Saviano ed Eugenie Bouchard, con quest’ultima che ancora non ha trovato un nuovo allenatore insieme al quale affrontare una fondamentale stagione 2015, ha aperto uno spiraglio per una delle tenniste americane più promettenti, ovvero Sloane Stephens, che con l’inizio della tournée australiana cercherà di cancellare un 2014 tutt’altro che impeccabile per ritornare a salire in classifica. La Stephens si sta difatti già allenando da qualche settimana con Saviano e nei prossimi giorni dovrebbe arrivare l’ufficialità rispetto al sodalizio tra i due o alla rinuncia ad una collaborazione stagionale. Tra gli uomini è invece ufficiale il cambio di guida tecnica per due tennisti americani: “Long” John Isner ha concluso il suo rapporto con il coach storico Mike Sell e si è affidato all’ex giocatore Justin Gimelstob, vincitore anche di 13 titoli nel doppio, mentre l’eterna promessa Ryan Harrison ha scelto di tornare a collaborare con Grant Doyle, già suo coach nel 2012 quando raggiunse il suo best ranking al N.43, dopo la parentesi di un solo anno con Jay Berger.

Cambiamenti e novità che toccano entrambi i circuiti fornendo spunti di riflessione e nuovi modi di leggere la stagione che verrà: cosa ci dovremo aspettare?

Lorenzo Cialdani

Recent Posts

Tutto pronto per gli Internazionali BNL 2025: svelata la data del sorteggio del main draw

Il ritorno del numero uno e l’atmosfera unica del Foro Italico Dal 7 al 18…

14 ore fa

Novak Djokovic, tra gloria, benessere e futuro: “Non è ancora abbastanza per me”

L’equilibrio tra il fuoriclasse e l’uomo A quasi 38 anni, Novak Djokovic continua a vivere…

14 ore fa

Roma si prepara al “Sinner Day”: il ritorno del numero uno del mondo agli Internazionali d’Italia

Dopo tre mesi lontano dai campi, Jannik Sinner è pronto a riabbracciare il pubblico italiano…

15 ore fa

Sabalenka sfida Gauff: alla Caja Magica si decide la regina di Madrid. L’orario della finale e dove vederla

La Caja Magica di Madrid è pronta ad incoronare la sua nuova regina. Oggi, sabato…

16 ore fa

Draper, un nuovo gigante sulla terra rossa: “Ora so spingermi dove non pensavo possibile”

La consacrazione a Madrid Il 2025 di Jack Draper si arricchisce di un nuovo, importantissimo…

16 ore fa

Musetti non vince, ma convince: “Ho lottato fino all’ultimo punto”

Un torneo da ricordare Lorenzo Musetti lascia il Mutua Madrid Open 2025 con la consapevolezza…

17 ore fa