L’ascesa di Beatriz Haddad Maia

Beatriz Haddad Maia è ormai inarrestabile. La tennista classe 96, fresca di titolo a Birmingham – il suo secondo consecutivo sull’erba nel 2022 – sembra non volersi più fermare. La campionessa di Nottingham, dove ha vinto sia in singolare che in doppio, ha raggiunto quota 14 successi di fila, annoverando anche il match contro Shuai Zhang chiuso anticipatamente per il ritiro, causa infortunio, della cinese.

Per la Sharapova brasiliana, questo il suo soprannome, la vera svolta in carriera è arrivata lo scorso anno. Precedentemente, tra il 2015 e il 2017, per lei errano arrivati due titolo WTA in doppio a Bogotà e la prima finale in singolare nel circuito che l’avevano proiettata nella top100 del ranking mondiale. Nel 2020 poi, era arrivata anche la squalifica – 10 mesi in toltale – per doping.

Il 2022 inizia subito bene con la finale raggiunta al Sydney Open in coppia con la kazaka Anna Dalinina. Il duo però non riesce nell’impresa e, al long tie break, cede il passo alle avversarie Vivian Heisen e Panna Udvardy. È in doppio che trova le sue. Più grandi fortune e arriva anche la prima finale Slam anche se, ancora una volta, colleziona un secondo posto.

In singolare, invece, arriva la semifinale a Monterrey – battuta dalla futura campionessa Leylah Fernandez – mentre a Madrid, sulla terra spagnola, supera per la prima volta le qualificazioni uscendo poi al primo turno per mano di Tamara Zidansek. Dopo il Roland Garros torna direttamente sull’erba proprio a Nottingham dove inizia la sua inarrestabile scalata al titolo.

Sulle orme proprio di Maria Sharpova, che ha vinto il suo primo titolo Slam a Wimbledon, e con la superficie britannica che sembrerebbe esser la sua preferita, la brasiliana si appresta ad affrontare il torneo del Regno Unito con grande fiducia. Slice, colpi potenti e i pochi errori non forzati il suo biglietto da visita.

Melania Malavenda

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