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Le magnifiche otto: Karolina Pliskova

UNA STAGIONE AD ALTI E BASSI – Il 2017 della Pliskova inizia nel migliore dei modi, con la vittoria a Brisbane a spese, fra le altre, di Svitolina e Vinci. Agli Australian Open si ferma ai quarti, uscendo per mano della Lucic-Baroni, ma è terza nel ranking. Poi arriva il secondo titolo stagionale, a Doha, battendo Caroline Garcia al primo turno e la Wozniacki in finale. Nei due Premier Mandatory di marzo raccoglie due semifinali e lo scalpo illustre della Muguruza, che si trovava ancora in un periodo negativo. La stagione sul mattone tritato, invece, si rivela infausta: non riesce a fare meglio dei quarti (a Roma e a Stoccarda) fino al Roland Garros, nel quale si spinge fino alla semifinale per perdere in tre combattuti set da Simona Halep – sesta sconfitta su sette con la diretta avversaria per la corsa al numero 1.

UN REGNO BREVE – Non brillantissimo anche il tour erbivoro, con il titolo a Eastbourne ma un misero secondo round a Wimbledon. Visto, però, il deludente rendimento di Angelique Kerber in questi mesi, tale risultato le basta a scavalcarla per raggiungere il tetto del ranking. Dopo una pausa di un mese, quindi, ritroviamo la Pliskova a Toronto, sconfitta ai quarti da Wozniacki, sulla quale si prende la rivincita la settimana seguente, sempre ai quarti, a Cincinnati, per uscire poi al turno successivo con la Muguruza. Anche a Flushing Meadows non supera i quarti, per causa di Coco Vandeweghe, e i punti persi rispetto alla finale del 2016 mettono prematuramente fine al suo regno, durato solo 8 settimane, a favore della Muguruza. Nella stagione asiatica, infine, raggiunge solamente qualche piazzamento a Tokyo, Wuhan e Pechino.

LE FINALS – Nonostante una stagione ad alti e bassi, con pochi titoli importanti, la continuità di risultati ha permesso a Karolina di arrivare terza nella Race, dietro alle due sole tenniste – Venere a parte – che sono state, lungo il corso della stagione, regolarmente presenti a livelli più alti della ceca. A Singapore sarà, perciò, chiamata ad affrontare Simona Halep, contro cui ha vinto una sola volta, Garbine Muguruza, Elina Svitolina (con le quali, invece, conduce nei testa a testa per 6-2 e 5-2), Venus Williams (1-1), Karoline Wozniacki, con cui si è misurata più volte nell’anno con esiti equilibrati, e le giovani Jelena Ostapenko e Caroline Garcia, con le quali non ha una history ben definita. Sarà dunque, un compito non facile il suo, ma possiamo essere certi che per tutta la settimana vedremo incontri interessanti e tutt’altro che prevedibili.

Riccardo Artuso

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